Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Theia, una giovane Pacifica, deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente. Theia è una Divergente, e il suo segreto, se reso pubblico, le costerebbe la vita. Prima fanfiction basata sulla saga Divergent di Veronica Roth. Seguirò, per quanto possibile, i quattro libri: Divergent, Insurgent, Allegiant e... Four anche se questo avrà come titolo il nome del personaggio che la giovane Theia farà innamorare. Le descrizioni fisiche dei personaggi non saranno le stesse dei libri perché ho deciso di usare gli interpreti dei film.

Everly si ritrova ad essere l'unica iniziata intrepida. Dopo essere stata individuata, è stata inviata ad allenarsi con uno dei leader meno amichevoli degli intrepidi. Sarà in grado di superare il corso di transfazione? O finirà per diventare un'esclusa? LA STORIA NON E' MIA, IO LA TRADUCO SOLTANTO. L'AUTRICE ORIGINALE E' SU FANFICTION.NET E SI CHIAMA CLUBLULU333

[Divergent saga] #1 in Fantascienza 11/12/2023 Eric è uno dei leader degli Intrepidi. Freddo, calcolatore, spietato e crudele. Ma non è sempre stato così. Cosa lo ha portato ad odiare a tal punto i Divergenti? In questo prequel di Divergent, il suo destino si intreccerà a quello di Zelda, una ragazza tenace e potente come una freccia infuocata. Può un cuore di ghiaccio ardere come fuoco? Un cuore di pietra può spezzarsi? *** Dal cap. 4 (Eric) *** Sto per aprire bocca, per invitare le reclute a dare inizio al loro cammino negli Intrepidi, quando un movimento al limite estremo del mio campo visivo mi obbliga a voltare il capo. Ormai davo per scontato che le disgrazie fossero finite, invece una figura esile si lancia dall'ultimo vagone del treno e fende l'aria come un proiettile. A causa della luce del sole che mi arriva dritta in faccia, in un primo momento metto a fuoco soltanto una macchia indistinta, blu e nera. Nella frazione di secondo che segue, sono costretto a spingere l'autocontrollo al massimo della potenza per non mostrare nessuna emozione, per mantenere la mia posa autorevole e l'espressione gelida. Perché sono talmente esterrefatto da non riuscire a credere ai miei stessi occhi. Buona lettura!