Età d'oro della pirateria | Nassau è centro di scambi commerciali illegali, porto sicuro per pirati e casa accogliente di puttane e malfattori. Henry Morgan è il governatore indiscusso di questo spietato ma meraviglioso regno. Gwendolyn Morgan, sua unica figlia, vive tra di essi a proprio agio; legata profondamente al mare e sognatrice per professione, è incurante del passato corrotto e oscuro del padre. Nonostante ciò la vita trascorre tranquilla sull'isola fin quando un giorno di inizio estate un gruppo di pirati sconosciuti non assedia l'isola in cerca della giovane. Questa sarà costretta a fuggire, a nascondersi, a cambiare completamente vita. Questa fuga la porterà a scoprire cose sul suo passato e su se stessa a lungo rimaste occulte e le farà vivere le avventure tanto sognate. In un intreccio di magia, amore, amicizia, passato e legami profondi, la storia prende gradualmente forma. Liberamente ispirato a tutte le storie di pirati con cui ho avuto a che fare, reali o meno, e a quei libri che hanno segnato la mia adolescenza. 1# in avventura per un certo periodo di tempo

Viveva la sua vita in una dimensione a parte, nel piccolo mondo in cui l'avevano costretta fin da bambina, e ciò che si trovava al di là della sponda del lago, al di là della riserva di caccia, era un lontano ricordo d'infanzia. Le andava bene che fosse così, si era arresa a quell'idea, ma tutto stava per cambiare. Era una sera di inizio estate quella in cui un intruso sconvolse la sua vita dormiente, la trascinò nell'uragano della sua anima e la tenne lì, in balia di quella tempesta. **dal primo capitolo** «Vi prego, non voglio farvi nulla, cerco soltanto asilo, abbiate pietà!» «Asilo si cerca in chiesa, non nelle case delle signorine per bene!» Grondava acqua ed emanava un cattivo odore; un misto tra cane bagnato e puzzo di acque paludose, decisamente poco piacevole. (Ispirato liberamente a Rapunzel)