Testa bassa, mano destra sopra il polso sinistro fasciato, Simone si pizzica il labbro inferiore con i denti in una silenziosa tortura che lo distrae da quelle parole. "La mente umana è materia fragile, delicata, e può non essere in grado di elaborare i traumi a cui viene esposta. Ogni individuo ha un meccanismo di difesa proprio che, senza un aiuto mirato, può risultare in azioni estreme che tu già conosci, Simone."

[ Simuel!AU | mini-long | 4 capitoli + 1 missing moment ] È una di quelle giornate particolari. Simone non sa bene come riesce a capirlo; lo percepisce e basta. È come una di quelle sensazioni che hai appena ti svegli la mattina. Né più né meno. ... «Questo è offerto da un ragazzo che è seduto ad un tavolo appartato, tutto solo» Monica si lascia scappare un sorriso e Simone lo percepisce dal leggero sbuffo associato a quelle parole. «Mò... puoi riportarglielo» Non risulta essere una domanda, è proprio una affermazione. Lo dice con tono sicuro per poi spingere la tazza nuovamente verso di lei.

«A sedici anni ti ho aspettato, in sedici anni ti ho amato e perso, dopo sedici anni e per sedici giorni ti ho ritrovato.» Sotto il cielo stellato Manuel si appropria del modo di dimostrare un ti amo di Simone e pronuncia un ultimo "vengo con te". Da quel momento passano sedici anni, tempo necessario per amarsi e perdersi. Si ritroveranno solo dopo sedici anni per sedici giorni in cui la vita li costringe a camminare di nuovo insieme. Per un giorno che cresce, un anno decresce e il loro destino torna in equilibrio. *Sequel e richiami a scene di "Quello sguardo"* //In copertina il meraviglioso edit di @melindamiyy (twitter)

Trent'anni, qualche amico, una rimpatriata e due fessi

Scritta per Glasgow di @mityboh dall'Unione fra due menti sospette

«Vuoi punirmi?». Invece lo tenta. Infierisce anche, andando a mordicchiare il suo labbro inferiore. Lo stringe tra gli incisivi. «Simó...» Manuel sbuffa. Sta fremendo. Ogni parte del suo corpo vibra per l'eccitazione, gli trema persino il cuore. Cerca di resistere, ma non crede sia possibile. Prende un respiro profondo, quasi si preparasse ad una lunga apnea. Una nuova esperienza è un po' così, del resto.

OS Simuel smut AU anni '80 in cui Simone si trova ad ascoltare un audiolibro erotico letto dalla voce di Manuel Ferro e raggiunge la piena consapevolezza di sé.

Omaggio/sequel di "Attimi di perdizione" di nanniswritings oppure io che rovino capolavori altrui. Nulla di nuovo anche stavolta.

Dopo il fallimento del suo matrimonio con Nina, Manuel Ferro, 29 anni (quasi 30), architetto, torna a Roma a casa della madre Anita che vive con il marito Dante Balestra, il suo ex professore di filosofia, e il figlio Simone. Si ricorda di quest'ultimo come un bambino basso e paffutello, invece si ritrova un ragazzo alto, slanciato, che provoca in lui uno, come inizierà a chiamarlo, strano brivido. Ma Simone è più piccolo di lui, è all'ultimo anno di liceo, per quanto ne sa è etero, considerando che conoscerà la sua fidanzata Laura e, per non farsi mancare nulla, nessuno sa che Manuel è bisessuale. • AGE GAP AU •