Tornano i protagonisti del primo volume, alle prese con il rapimento di Beralia e un avversario ancora peggiore di Killfluencer. Una storia di violenza e amicizia, dove non sempre tutto va come dovrebbe. Il secondo capitolo della saga "Ciò che uccide."

C'è un nuovo killer in città. Uccide senza rimorso, in diretta TV, senza che nessuno capisca come, provando puro piacere nel farlo. Fino a quando uccide la persona sbagliata, la vittima numero centoventotto. E trova l'unica persona al mondo in grado di dargli la caccia. In un mondo di hacker, di follia omicida e di ricerche di indizi che sembrano sparire nella rete, la lotta tra il bene e il male ha inizio.

Di nuovo insieme.

Bebe è una ragazza dolce, sveglia e piena di vita; ma non si potrebbe certo definirla "la ragazza perfetta". Zanna invece è il classico tipo da evitare; lui ad essere "il ragazzo perfetto" non ci ha nemmeno mai provato. Due come loro non dovrebbero conoscersi mai nè tanto meno frequentarsi. Eppure... In un crescendo di situazioni, tra lacrime, risate, tenerezze e rancori, in un'altalena continua di emozioni tra neve e sole, tra corse mozzafiato sullo snowboard e rincorse sulle scale, una storia d'amore che ti conquisterà. Semplicemente Bebe!

Lui e Lei si sono cercati, persi, trovati, amati. Ma nulla è come sembra, nulla è perfetto. Si perderanno, cercheranno, troveranno ancora. Ma forse, solo per un lungo, interminabile, addio.

Una Christimas Carrol dei giorni nostri

Arianna è selvatica, complicata e problematica. È bella, dolce e strana. È musica, colore e gioia. E tristezza, dolore e caos. È simpatica, arrogante e sboccata. Volevo scrivere una storia breve su di lei. Un volume unico, che condensasse i tre Flupalù (li trovate sul mio profilo). Glielo dovevo. Ma le parole hanno preso il sopravvento, uscendo facili e leggere come le note della musica che le accompagna. Perché Arianna è anche questo.

Nulla si spezza come i cuori.

Il senso del tutto.

Il ciclo dell'acqua.