Winsor, matite e pennelli. Jungkook amava il nero. Taehyung amava i colori. Jungkook aveva paura della luce. Taehyung del buio. Tele, tavolozze e tempere. L'amore al museo d'Orsay. Warning: smut! kookv! Per la lettura consiglio l'ascolto della playlist che ho utilizzato io scrivendola: ᴅɪᴘɪɴɢɪᴍɪ - @ytamxoris - Spotify © ᴍᴀᴛɪʟᴅᴇꜱɪʀᴏx, ʟᴜɢʟɪᴏ 2021

Firenze. Firenze con i suoi fogli di grammatura 300. Le sue bozze. I suoi Winsor. Le sue tele. Le sue tempere. La matita troppo pesante che sporca il palmo della mano di Kim Taehyung. Firenze con i suoi diamanti. Le sue pietre preziose. Le sue collane. I suoi anelli. Le mani curate con l'inchiostro di Jeon Jungkook. Ponte Vecchio, l'arte e la luce riflessa sull'oro dei suoi gioielli. Infondo senza luce non c'è arte. E si sa, senza arte la luce è un elemento sottovalutato. Arte e luce. Taehyung e Jungkook. 𝘛𝘳𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦𝘵𝘦 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘵𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 "𝘪𝘯𝘵𝘳𝘰". © ᴍᴀᴛɪʟᴅᴇꜱɪʀᴏx, ᴀɢᴏꜱᴛᴏ 2021 - ʟᴜɢʟɪᴏ 2022

Namjoon stava con Jin al liceo, ma a causa del trasferimento di quest'ultimo la loro relazione è costretta a finire. Dopo l'università Jin tornerà a casa e incontrerà Namjoon.

🌷;; dove namjoon è un vicino rumoroso 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁: @softkisu translated by nonstocalma

[FUTURA] Era quando egli si posizionava la maschera sul viso, che il mondo sconfinava in una nube di silenzio. Le urla laceranti echeggiavano nelle orecchie dei cittadini, come piccole lame micidiali pronte a far marcire i loro cuori. Ma nessuno osava ribellarsi minimamente. L'avrebbero lasciato crogiolare nella sua completa disperazione e soffocante agonia. Perché, d'altronde, era quello che un demone si meritava. Quello era il segreto di tutta Seoul, intrisa di creature demoniache dietro ad ogni angolo. Una volta che il tuo misero essere veniva trovato, doveva morire. Era legge. Ognuno di essi aveva una propria preda, e il loro unico compito era quello di ucciderla per purificare la loro anima. L'obbiettivo ultimo era spedirla all'Inferno per espiarla dai propri peccati. Dovevano purificare la città da quei dannatissimi colpevoli. Kim Taehyung era il solo con una semplice maschera candida che gli ricopriva il volto, il solo dei tanti a dispiacersi almeno un minimo delle sue prede. L'unico che però, quando la luna si alzava e il sole calava, urlava disperato in nome di ognuna di esse. Cho Ailiseu, era una semplice ragazza che, come abitualmente le avevano insegnato, credeva nei cosiddetti "angeli custodi". O più ingenuamente, nel semplice paradiso. Perfettamente consapevole che, alla fine, il peccato avrebbe baciato anche lei sulle labbra. 𝐓𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨: "Cho Ailiseu, il paradiso non è adatto ai peccatori come te, quindi non aspettare che qualcuno venga a salvarti. Perché nessuno lo farà. Non importa a nessuno di quello che sta accadendo all'interno di questa casa. Quindi perché non morire e basta? Mi risparmieresti del lavoro in più" Iniziata il: 28 luglio 2021 Conclusa il: ? ❗️𝐀𝐓𝐓𝐄𝐍𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 ❗️ N.B.: linguaggio colorito, contenuti adatti ad un pubblico maturo e consapevole (smut) e scene di violenza.

ballava un sacco, taehyung.

Amore, da quando ti amo, ogni brutto pensiero sembra essere scomparso.

E ora che avevo iniziato a capire il paesaggio: «Si scende,» dice il capotreno. «È finito il viaggio.»

vmin; completa. ❝non tutti i fiori sbocciano per donare gioia. (altri son destinati a portar al suicidio chi più li ama.)❞ O3O82O2I

il destino è un bimbo a cui piace giocare: hoseok lo sa, yoongi no. ma nessuno sa che il suo gioco preferito si chiama serendipità. "erano le 2:27 e nel cuore della notte l'arte pensante e un combattente congelato cercavano la luna"