"Ecco cosa sogno quasi tutte le sere: sogno il momento in cui l'ho uccisa." ~ ~ Le cose per Damiano David non sono andate come sperava. I Måneskin non esistono più, la musica ha smesso di essere l'unica ragione della sua vita. A trent'anni si ritrova ad essere un uomo solo, devastato, i cui unici amici sono i ricordi di un tempo ormai perduto, che si ripresentano sottoforma di incubi. È un percorso tra i ricordi che, Damiano spera, possa portargli un po'di pace. "Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato." (Il Grande Gatsby) **È la prima storia che pubblico, spero vi piaccia.**

Damiano David ha 18 anni e si sente l'ottavo Re di Roma. Leila DeMartino ne ha 17 e non si sente poi chissàchi. Vivono a Roma che è una grande città, eppure, a quanto pare, non grande abbastanza da impedir loro d'incontrarsi ad un certo punto, all'improvviso. Come tutte le cose importanti della vita.. all'improvviso. E così questa, è la storia di come andarono le cose, fin dall'inizio ma non fino alla fine.

❝Come l'aria mi respirerai il giorno che ti nasconderó dentro frasi che non sentirai Che he l'errore tuo è stato amarmi come se domani il mondo fosse uguale a com'era ieri❞ Sentiva già le lacrime rigarle le guance lisce. 'Non dormo stanotte. Stanotte la dedico a te.'

Il paradosso di alcuni sentimenti è che tanto più sono assurdi, ingestibili, impossibili, arenati in crateri lontani, tanto più sono solidi nell'essenza del rimanere. E forse noi ragazzi qui esageriamo, ci buttiamo a capofitto nei sentimenti convinti che tutto vada bene e che ci sia un lieto fine, ma in realtà, questo lieto fine esiste davvero? Esiste davvero il "vissero per sempre felici e contenti" che ci raccontano da bambini? Tu, Damiano, vuoi provare ad essere il mio lieto fine?

"T'amo senza sapere come, né quando, né da dove, t'amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così, in questo modo in cui non sono e non sei, così vicino che la tua mano sul mio petto è mia, così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.„ -Neruda, sonetto XVII ↠Dalla storia: «Non mi hai neanche salutato oggi.» si lamentò lei con un finto broncio. Damiano sorrise all'atteggiamento infantile della ragazza prima di allargare le braccia e lasciare che la ragazza si avvicinasse a lui e lo stringesse in un abbraccio. «Meglio?» chiese il moro lasciandole un bacio tra i capelli. Valentina scosse la testa, staccandosi leggermente per poterlo guardare. «No, non ci siamo ancora.» rispose con un sorrisetto furbo ad incorniciarle il viso. Il ragazzo, a quel punto, si lasciò scappare una risatina divertita. Sollevò con due dita il mento di Valentina prima di attirare le sue labbra in un bacio leggero. «Ciao, Nina.» le disse a qualche centimetro dal suo viso. Valentina sorrise, trattenendo il labbro inferiore tra i denti. «Ciao.» ↞ «Damiano David, Måneskin.»

ART• DAMIANO DAVID- Ti va di venire con me ovunque sia,comunque sia?