veneredirimmel
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1950. L'inglese Lion, sbarca in California per insegnare all'Università di Berkeley ciò che non ha mai reputato esclusivamente una materia: la poesia; è giovane, ambizioso e coraggioso: perciò decide di trattare unicamente della cultura lgbt. In quegli anni è pericoloso anche solo trattare argomenti del genere, perché era tale la considerazione che se due persone dello stesso sesso fossero state scoperte in situazioni disdicevoli, il destino riservatogli era il carcere, o peggio, il manicomio.
Il nativo americano Nyol si imbatte in Lion proprio in veste di studente del corso di poesia e per entrambi, che sia detto esplicitamente oppure no, scatta subito qualcosa. Per Lion, un colpo di fulmine, per Nyol una curiosità che parrebbe intraprendere come una sfida. In ogni caso, la tensione fra loro si percepisce, calda e afosa come un vento scirocco.
Insegnare, per uno, e conoscere per l'altro non è mai stata una avventura tanto emotiva, quanto carnale.
Ma è proibito, e fintanto che i due continuano ad essere un professore e uno studente, andare oltre il "ciò che decantano in versi", senza osare agire, è oltremodo pericoloso.
Dalla storia: «Due persone dello stesso sesso possono fare tante cose, insieme: parlare, fumare, pranzare, cenare e anche camminare l'uno affianco all'altro. Ma due persone dello stesso sesso non possono fare tantissime altre cose, insieme. Una fra queste, è ballare. E se nella vita due uomini possono parlare, scherzare, fumare e mangiare insieme, non sembra un granché il fatto che non possano condividere un ballo insieme. Eppure in quel momento, per me, non poter ballare con Niyol fu atrocemente tutto.»