liborio59
Pioggia, neve e gelo
e il vento mai recede:
tra gli alberi e le siepi
tormenta in quantità.
Oscura ogni contrada
appare, e la campagna,
che alla natura mancano
la forza e beltà.
Nel cielo, grigio ferro,
non vedo più il fringuello:
solo lo stornello compare,
di qua e di la.
Abbandonata e cupa
rimane la montagna,
senza il muggir del bove
o di pecora il belar.
Ma nelle vie più belle
di ogni cittadina
risplende come stella
ogni lampadina;
l'incedere festoso,
le voci dei bambini
annunciano l'arrivo
della festività.
Poi, tra bacco, danze e lazzi,
la festa si consuma
e l'anno vecchio cede,
al nuovo, la fortuna;
e alla sua prima alba
la festa è terminata:
restano i petardi spenti
e l'inverno, la, nella strada.