Mi chiamo Melanie Rose, abito a Milano e ho 14 anni. La mia vita non è affatto invidiabile, la felicità non esiste, l'oscurità è la mia casa. Mio padre è morto e mia madre mi ha abbandonata, vivo con mia nonna. A scuola non vengo accettata da nessuno, ho una migliore amica che mi vuole molto bene, è come una sorella per me. Questa è la mia storia {è tutto inventato}

haru è un ragazzo autolesionista e soffre di bullismo a scuola, non è molto socievole ma chissà se con l'incontro con kou potrebbe cambiargli la vita

Questa è la storia di una ragazza che racconta il corso della sua vita, vivendo il male in persona. Una ragazza vissuta nell'ombra. Una ragazza maltrattata. Una ragazza violentata. Una ragazza sfruttata. Una ragazza bullizata. Una ragazza che piange ogni giorno e si taglia per non pensare a quelle persone che dalla sua nascita volevano rovinarla.

Arriva un momento della vita, dove la speranza non è l'ultima a morire, ma la morte è l'ultima speranza.

In questa "storia", se così si può definire, scriverò le citazioni che mi sono piaciute di più.

Questo è Eren, 14 anni. Le sue occhiaie sono sempre ben visibili come se non dormisse mai abbastanza. Non si preoccupa dei suoi capelli neri disordinati, dal momento che non gli piace sforzarsi nel mettersi a posto e curarsi nell'aspetto fisico, è inutile. Il suo banco è in fondo alla classe, vicino alla finestra. Si siede sempre lì disegnando in silenzio, come se fosse tutto per lui. Non gli piace socializzare con la gente, perciò è un asociale. C'era una persona che veniva spesso presa di mira dai bulli dopo la scuola. Quello era Tom,  ne era sempre vittima, non perché aveva fatto qualcosa di male, suscitava solo le antipatie delle persone attorno a lui. Quelle cose succedevano spesso, e Eren ne era consapevole. Anche se si sentiva male per Tom, non voleva interferire, dato che gli avrebbe potuto causare qualche problema. Durante la ricreazione, Judy disse che aveva perso l'orologio e che lo stava cercando. Eren non la aiutò, dal momento che non erano affari suoi. Improvvisamente , p

La storia parla di una ragazza che diventa autolesionista per colpa delle persone...

[1° libro] Lenah Ariston è una ragazza con un passato doloroso alle spalle. Per superare la morte dei suoi genitori e della sua migliore amica decide di tagliarsi. Ma ben presto questo tipo di dolore non basta ad alleviare il suo dolore, infatti inizia a provare ogni cosa che possa infliggerle dolore, ferite, cicatrici e sangue. Un giorno però arriva Malcom Smith professore di lettere che la prende con sé e la tratta come una figlia. E poi c'è Adam, il figlio del professore che non la tratta proprio come una sorella.... Lenah smetterà di procurarsi dolore? Capirà che il dolore non è la sua pace? PAIN'S ADDICTION TRILOGY Primo libro trilogia "Pain is peace": -Pain is peace #1 -Pain is madness #2 (più novelle) -Pain is human #3 Tutti i diritti riservati.

Vorrei che leggendo la storia di un autolesionista rivalutaste la vostra posizione in merito a queste persone. Le quali spesso non hanno la forza di raccontare ciò che gli succede e quindi di smentire tutti quei luoghi comuni che sono andati a crearsi su di loro. 16-03-2017 --> 1K 05-04-2018 --> 3k 08-06-2019 --> 5k

Attenzione: leggere la premessa/primo capitolo!