"Lasciami spiegar-"interrompo le sue parole con le dita e lo vedo sospirare "Vattene" chiudo l'acqua e tampono la mia mano con un tovagliolino "VATTENE HO DETTO" "È casa mia Federica" "SPARISCI DALLA MIA VISTA CAZZO" "Ma-" "VATTENE!!!" prendo in mano un altro bicchiere e lui indietreggia fino ad uscire dalla cucina.

"Viviamo, o mia Lesbia, e amiamoci, e le dicerie dei vecchi severi consideriamole tutte di valore pari a un soldo. I soli possono tramontare e risorgere; noi, quando una buona volta finirà questa breve luce, dobbiamo dormire un'unica notte eterna. Dammi mille baci, poi cento, poi ancora mille, poi di nuovo cento, poi senza smettere altri mille, poi cento; poi, quando ce ne saremo dati molte migliaia, li confonderemo anzi no, per non sapere (il loro numero) e perché nessun malvagio ci possa guardare male, sapendo che ci siamo dati tanti baci." Gaio Valerio Catullo, Poesie, Carme 5, "Vivamus, mea Lesbia"

"Non scherzare con il fuoco, i miei buoni propositi potrebbero venir meno" le disse sottovoce. Chiara si alzò di scatto, si voltò e si trovarono a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra, le loro labbra quasi si sfioravano. Baciami ti prego pensò Chiara, invece Federico si staccò da lei.

Dalla storia: "Ancora confuso, Federico entrò nella sua casa torinese. Si gettò di peso sul divano ed evitò di chiudere gli occhi: sapeva perfettamente che l'avrebbe immaginata ancora e ancora. Non riusciva a darsi una risposta concreta, come diavolo era possibile? Tra tutte le ragazze nel mondo, in laboratorio doveva proprio incontrare la stessa che gli aveva spezzato il cuore un anno e mezzo fa? La statistica faceva proprio schifo allora, oppure lui era semplicemente sfortunato. Oppure, di nuovo, era destino. Ma lui al destino non ci credeva, e non credeva nemmeno a quella stupida leggenda giapponese del filo rosso invisibile legato al dito di due innamorati. Lui Rebecca l'aveva volutamente cancellata dalla sua testa e ora eccoli di nuovo a condividere la stessa città. Dove sarebbe dovuto andare per non ritrovarsela tra i piedi? Al PSG? No, macché, la Juve era una grandissima squadra e lui meritava quel posto, con o senza Rebecca in città."

«Io qua non ci voglio più stare» aveva pensato Alice, ormai un anno prima. E se n'era andata via veramente, appena aveva potuto aveva fatto le valigie ed era scappata da Firenze. Voleva lasciarsi alle spalle tutto: il dolore, la delusione, l'amarezza. Fuggire era l'unico modo per dimenticare tutto. [La storia è protetta da copyright. E' fatto, pertanto, divieto di copiare, modificare, caricare, scaricare, trasmettere, pubblicare, o distribuire per se stessi o per terzi. Vietato prendere spunto e/o copiare di pari passo.]

Lei, membro dello staff tecnico della Juve. Con un passato difficile, si è chiusa nel proprio mondo dando spazio solo alla sua più grande passione, il calcio. Ama la musica latina, il cinema e il sesso. Ha imparato a tenere nascosti i ricordi e la sua fragilità dietro una maschera da dura. Testarda e orgogliosa, crede solo nelle sue forze, perchè non esiste nessun principe azzurro che possa sciogliere il suo cuore. Lui, il nuovo arrivato in casa bianconera. L'amore per il calcio lo accompagna da quando è bambino e per lui non esiste nient'altro. Non si apre facilmente con gli altri, non ha mai avuto dei veri amici che credessero in lui, se non la sua famiglia. Dopo una grossa delusione in amore crede che le donne siano solo un oggetto di divertimento e nient'altro. Innamorarsi è l'ultimo dei suoi pensieri, è stato già fregato una volta, non ricapiterà di nuovo. Riuscirà lei ad cancellare i fantasmi del suo passato e finalmente ad aprire il suo cuore? Riuscirà lui a fidarsi delle persone che ha accanto e imparare di nuovo ad amare?

Elettra Elkann è la sorella minore di Lapo, John e Ginevra, non che cugina di Andrea Agnelli, giovane presidente della Juventus. Sin da piccola è stata abituata a vivere nella società juventina e tra i suoi calciatori.Innamorarsi si uno di loro è stato pressochè inevitabile e una delusione d'amore da parte proprio di quel calciatore, alla tenere età di 17 anni intraprende il brutto cammino della droga e dell'alcool aiutata da suo fratello Lapo. Nel 2014 qualcosa sembra cambiare quando si trasferisce a Firenze e intraprende una relazione romantica con una giovane promessa viola: Federico Bernardeschi.Purtroppo però le dipendenze sono dure a morire e questo la porteranno a perdere proprio quello che ha di più caro al mondo. Il caso però vorrà che dopo due anni, in cui lei è stata in riabilitazione , la società sella sua famiglia acquisti proprio quello che sembrava essere l'amore della sua vita e allora, cosa accadrà ? Questa è una storia di dipendenze, ma anche di seconde possibilità

Giada Petrarosa e Federico Bernardeschi sono migliori amici da ben 19 anni, lui è il famoso talento juventino "innamoratissimo" della sua fidanzata mentre lei è un semplice studentessa universitaria innamorata segretamente del suo migliore amico. Eppure la vita può cambiare da un momento all'altro basta solo osare.

Amicizia. Amore. Promesse. Federico Bernardeschi e Greta Riccardi.

La vera amicizia è così: persone per cui lo spazio e il tempo non hanno alcun valore, ma anzi si rincontrano come se il periodo di separazione non fosse mai avvenuto. Riprendendo la risata esattamente da dove era stata interrotta.