Harry Styles (21) si trova momentaneamente a New York per un anno di studio all'estero. Louis Tomlinson (23) abita a Doncaster e lavora in un night bar come cameriere. I due non si conoscono nemmeno, eppure hanno una cosa in comune: Harry non fa che apparire nei sogni di Louis & Louis non fa che apparire nei sogni di Harry. Il destino deciderà di farli incontrare?

Si erano amati a lungo, avevano creato una famiglia insieme e poi tutto era crollato. Estranei, nemici, divisi da rancori e recriminazioni eppure per sempre uniti, da quei figli, che amavano entrambi sopra ogni cosa. AVVISO Scene esplicite di sesso, linguaggio forte, Mpreg. Harry Top Louis Bottom

In precedenza storia OS facente parte della raccolta per adulti eliminata nonostante etichettata e con relative avvertenze. Storia per adulti, presenza scene esplicite. ATTENZIONE Avvertenze/Warnings: menzioni di suicidio, linguaggio forte, violenza, abusi, sesso non consensuale/violento.

Harry e Louis hanno litigato. Harry se né và. Louis nonostante tutto non riesce a stare senza Harry.

"il mondo si scorderebbe di me? ad un tratto scomparirei per tutti? nessuno mi riconoscerebbe? sarei un altra persona ignota e non sarei più solo Louis Tomlinson il cantante famoso utilizzato come oggetto per i follower o come macchina fabbrica soldi di Simon?." "si, nessuno si ricorderebbe più della tua esistenza, sarebbe come se Louis Tomlinson non fosse mai esistito." "Lo voglio. Procedi" Fu così che iniziò tutto.

||CIA/Interpol/DIA||Larry&Ziam|| •• Dal III capitolo: Ho sempre pensato che "casa" fosse il posto dove si crescesse, ci si riunisse ogni giorno nella quotidianità della vita che avevo prima di diventare un'Agente. Ma mi sbagliavo.. La vera casa dell'uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi. Non puoi viaggiare su una strada senza essere tu stesso la strada. La strada per la nostra destinazione non è sempre diritta. Prendiamo il percorso sbagliato, ci perdiamo, ci voltiamo indietro. Forse non importa su quale strada ci imbarchiamo. Forse quello che conta è che ci si imbarchi. Non ricorderai i passi che hai fatto nel cammino ma le impronte che hai lasciato. E non è abbastanza fare dei passi che un giorno ci condurranno alla meta, ogni passo deve essere lui stesso una meta, nello stesso momento in cui ci porta avanti. Ed io l'ho capito solo ora. Qui con lui!

-Anne cara, hai preparato qualcos'altro da mangiare?- chiese zia Clare a sua madre. -No. Perché Clare? -Siamo arrivati al dolce. È ovvio che non ci sia altro da mangiare.- rispose scocciato suo padre. -È che sento puzza di bruciato. Dovresti pulire meglio questa casa tesoro.- continuò la zia guardandosi attorno. -Io non sento nessuna puzza di bruciato.- rispose Anne, annusando l'aria attorno a loro. "Sarà il mio cervello", pensò Harry tra sé e sé. L'immagine affiorò nitida nella sua mente. La sua testa, esattamente così come era posizionato ora lui, con la testa poggiata sul palmo della mano, la faccia annoiata e del fumo nero che spuntava fuori dalle sue orecchie. La zia si guardò ancora attorno poi il suo sguardo si puntò su Harry e, occhi fuori dalle orbite e con un grido che lacerò i timpani dei presenti, schizzò in piedi come un grillo. I problemi alla schiena sembravano improvvisamente esserle passati. -Anne ma tuo figlio fuma!- urlò.

"Quante persone nel mondo, quanti ragazzi, si sono messi nei guai nella loro vita? Quanti adolescenti? E soprattutto, perché? Vi siete mai chiesti la motivazione che si nasconde dietro questo? Perché mettersi nei macelli? Qual è la storia dell'adolescente che ha combinato un bel pasticcio? Molti non si pongono questa domanda. Cominciano subito a giudicare, a screditare una persona. Solo perché loro hanno avuto qualcuno che ai loro sbagli ha posto rimedio." Louis sta scappando, dal mondo che conosce e a cui reputa di appartenere. Ma soprattutto sta scappando da sè stesso. Si dice che chi lascia la vecchia via per la nuova, sappia cosa lascia ma non sappia quello che trova. E Louis è molto d'accordo con questo proverbio eppure non ne ha paura perchè è difficile che qualsiasi cosa riesca a trovare sia peggiore di ciò che sta lasciando.

Louis stava vivendo un momento di malinconia. Ricordava la sua infanzia e si chiedeva da quanto non ci pensasse. Forse anni. La parte più bella era il Natale. Quanto aveva amato il Natale da bambino. Le luci, i regali, l'armonia in casa, l'atmosfera rilassata e calda della famiglia. I suoi amici più cari insieme a lui. Ma soprattutto il suo compleanno. Adorava mettersi sul divano a guardare la televisione con suo padre. Adorava provare i nuovi giocattoli che gli avevano regalato insieme a suo zio. Adorava quel magnifico cuscino morbido di Paperino. Louis aveva sempre adorato tutto questo. La sua infanzia gli mancava ma tutto ciò non lo aveva mai vissuto da solo. Accanto a lui c'era sempre stata una persona. Erano nati insieme, a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro, era cresciuti insieme ed avevano condiviso una vita insieme. Erano stati quelli i momenti più belli della sua vita. E lui li ricordava con gioia ogni volta. Sarebbe voluto tornare indietro nel tempo per rivivere tutto da capo. Come due bambini.