Ucraina, 1990. Sono passati quattro anni da quando il mondo assistette attonito al più grande disastro nucleare della storia, quello di Chernobyl. Le persone che accorsero ad ammirare l'incendio che s'innalzava con fiamme multicolori e luci arcobaleno oltre la coltre di fumo, sul ponte della ferrovia, morirono poco dopo. Eccetto una. Non si trovava lì per contemplare lo spettacolo come le altre, bensì per riuscire a scappare da ciò che aveva fatto. Da chi, come la centrale, aveva ucciso. N.B: Chernobyl è solo la cornice del racconto.

Trama: Questo racconto parla di una ragazza, Federica, che con l'inizio dell'Università vuole provare a migliorare se stessa e la sua vita poiché al liceo tutto le è andato male. È consapevole della sua omosessualità e la vive piuttosto tranquilla nonostante non tutti l'hanno accettata in famiglia. Con la madre ha un rapporto burrascoso proprio perché non viene accettata. Si innamora però di una ragazza, Diana, con un passato difficile alle spalle.