ci ho pianto un sacco
3 stories
QUELLO CHE I GENITORI NON DICONO by Clockie_24
Clockie_24
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Dei genitori che sgridano urlano e sclerano ne hai piene le palle? Di solito preferisci ascoltare la musica piuttosto che sentire i loro rimproveri? Ti senti mai inadeguato, a disagio, strano o un errore dopo le loro sgridate? Mai pensato a cosa pensino mentre ti sgridino? Se per un giorno avessi la possibilità di sapere cosa pensano mentre ti sgridano come reagiresti? Ti do questa possibilità u.u
Choose A Star (A Marauders Fanfiction) by PiccionaMalandrina
PiccionaMalandrina
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E lui poteva appendermi a testa in giù tutte le volte che ne aveva voglia, ma questo non sarebbe mai cambiato. Perché Lily sorrideva a me e non a lui. ~ Severus Piton [...] "Attenta, Evans. Volevi cavarmi un occhio?" "Non negherò che mi arrecherebbe un grande piacere mutilarti, Potter," ammetto immediatamente, abbassando la bacchetta: tanto non esistono incantesimi in grado di bloccare la sua idiozia. "Anche se io inizierei dalla lingua, così magari staresti zitto." Tagliare la lingua ad una persona non è un'azione pulita, ne sono sicura: dev'essere coinvolto un sacco di sangue e ci sarebbe di mezzo anche della saliva e sarebbe appropriato indossare dei guanti protettivi, anche se la plastica renderebbe il tutto ancora più scivoloso e disagevole. Il fatto è che essere la persona a cui la lingua viene tagliata dev'essere ancora peggio e nessuno sano di mente la riterrebbe un'esperienza piacevole, ma ora io ho detto lingua e Potter sta sorridendo sornione, quasi sopraffatto dal bisogno di replicare. Non riesce a credere che io abbia detto lingua davanti a lui e nemmeno io ci riesco, perché è stato davvero un errore da principianti e mentre Potter si sporge verso di me, scoprendosi ulteriormente, incrocio rassegnata le braccia al petto con un sospiro. "Tutto quello che ho sentito, Evans," Potter scandisce bene le parole, enfatizzando ogni movimento delle labbra come a prolungare questo momento il più possibile. "È che la mia lingua ti arrecherebbe un grande piacere." "Sì, lo so, Potter. C'era una mutilazione di mezzo che il tuo cervello ha censurato, ma è ok, non è colpa tua se sei nato così: non ti arrivava abbastanza ossigeno quando eri nel pancione o qualcosa del genere."
The Marauders - The seventh year by Arvall
Arvall
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[COMPLETA] Capelli scuri arruffati, di sicuro incantati da qualche stupida magia; occhiali rotondi, rotti.. sempre rotti; un sorriso a trentadue denti anche quando da sorridere non c'è proprio un bel nulla; fisico mozzafiato, andatura fiera e sicura; una risata snervante. Si, sono tutte caratteristiche che Lily Evans conosce alla perfezione. Purtroppo a queste si accompagnano un carattere infantile, un ego spropositato, l'inclinazione a scatenare risse coi Serpeverde e, dulcis in fundo, una domanda. Quella DANNATISSIMA domanda alla quale la ragazza risponde da più di sei anni con la stessa identica frase, ossia che preferirebbe di gran lunga uscire con la Piovra Gigante che essere accompagnata ad Hogsmeade da LUI. Il risultato? Semplice. Una vita d'inferno. Ma allora perché la Caposcuola non cede alle avances ed accetta l'invito? Semplice pure questo. Lei è Lily Evans. Lui è James Potter e sono l'uno l'opposto dell'altro. Ah.. e si odiano.