'Voglio assolutamente alzare a quelle schiacciate' si ritrovò a pensare, stupendosi poi di se stesso. In realtà c'era molto di più del semplice voler alzare a quel ragazzino. C'era un motivo più profondo se il cuore per un attimo si era fermato per poi iniziare a battere più forte. C'era molto di più, e Kageyama lo avrebbe capito in seguito. AVVERTENZE⚠️ BoyxBoy If u don't like, don't read Smut 🔞 ⚠️Ci saranno spoiler del manga!! I personaggi non mi appartengono, bensì provengono dall'anime 'Haikyū: l'asso della pallavolo'. Sono una grande sostenitrice del: "Non copiare, ispirati". ⚠️So che forse è scontato, ma ci tengo a precisarlo: Non autorizzo assolutamente NESSUNO a stampare, a ricopiare o a postare totalmente o parzialmente altrove questo libro, che mi appartiene, pertanto questo libro rimarrà digitale ed esclusivamente disponibile qui su wattpad e non su altre piattaforme. Kageyama Tobio x Hinata Shoyo -ci saranno anche altre ship #1 kagehina 19•10•2020 #1 volleyball 16•06•2020 #9 anime 25•08•2020 #3 manga 18•08•2020 #1 fujoshi 23•07•2020 #8 haikyuu 19•07•2020 #1 hinata 27•07•2020 #4 boyxboy 25•08•2020 #1 karasuno 28•09•2020 Buona lettura! <3 love u all -Kalluto

One shots senza impegno e solo quando sono ispirata

niente di eclatante, solo Cesare che dimentica una maglia in studio, che cucina la pasta ed è un sottone intergalattico per Nicolas. ( EXTRA di Arsenico, ma si può leggere tranquillamente senza aver letto prima Arsenico. )

Cinque volte in cui Filippo ha proposto ad Elia di scopare e una in cui è Elia a farsi avanti.

Niccolò continua a stupire Martino dicendogli delle frasi, ogni volta in lingue diverse. Martino all'inizio non ne comprende il significato, ma ci arriverà. 1. Norvegese 2. Tedesco 3. Turco 4. Rumeno 5. Italiano 6. Francese

Marti, Eli, Gio, Luchino. Quattro ragazzi diversi, ognuno con le proprie preoccupazioni, la propria persona da amare, la propria vita, uniti indissolubilmente dall'amicizia...e un po' di fumo.

In piedi vicino al non-Derek - whoa, stringendo la mano del non-Derek? - c'era qualcuno assolutamente identico a Stiles. Che era Stiles, o almeno una versione leggermente diversa, come quello accanto a lui era, e contemporaneamente non era, Derek. Non era come guardare in uno specchio - primo, perché guardare in uno specchio aveva almeno vagamente senso, secondo, perché anche il non-Stiles appariva più vecchio, probabilmente sui venticinque. E cosa cazzo? "Viaggio nel tempo..." chiese, abbastanza sconvolto. Da qualche parte nel retro della sua testa, sentiva suo padre ridere "Non esattamente," disse il non-Derek e, merda, persino la sua voce era identica, solo sconcertantemente gentile. Indicò dietro di sé e Stiles guardò oltre la sua spalla dove c'erano... ancora più Derek e più Stiles. Quattordici in totale compresi i due alla porta registrò distrattamente, sentendo gli occhi minacciare di uscirgli dalle orbite da quanto li aveva spalancati. Sette altri Derek. E sette altri Stiles...

Draco ed Harry hanno passato otto anni a Hogwarts giudicando le reciproche vite. Cosa succederebbe però se fossero obbligati a scambiarsele? In un presunto ultimo anno ad Hogwarts, dove entrambi non hanno ormai più nulla da perdere. Condividono lo stesso sentimento: vorrebbero scappare lontano, rifugiarsi dal tormento del giudizio altrui. Non è facile sopportare il peso del proprio cognome, soprattutto adesso che le etichette di Mangiamorte e di Prescelto stanno svanendo e loro si sentono come l'ombra di quello che avrebbero dovuto essere. Se aprissero gli occhi, però, potrebbero capire che l'unico giudizio che conta è quello che hanno di loro stessi e delle persone che amano. È una storia dolce, divertente e forse un po' malinconica. Spero di potervi trasmettere quello che mi piace di Harry e Draco, di aver descritto i loro difetti ancora meglio delle loro qualità. ^^Nella prima parte della storia Harry sta con un ragazzo che non è Draco. Capisco che a qualcuno possa non piacere, ma vi chiedo di chiudere la storia, se non riuscite a sopportarlo, e non lasciare commenti offensivi. Ringrazio in anticipo per tutti voti e i commenti, ogni consiglio verrà accettato e mi fa davvero piacere sentire le vostre opinioni!

Niente urla. Niente porte sbattute. Non ci sono stati segreti, bugie o mezze verità. Nessuna lacrima. Solo stanchezza. Tanta. Insofferenza verso giorni che si trascinavano, uno identico all'altro. Senza che più nemmeno il conforto di riscoprire un mondo tutto loro, tra le mura di casa. Avevano cominciato a frequentare giri diversi, a rientrare soltanto per mangiare e dormire. I loro orari non coincidevano mai, e con lo stress degli esami per Martino e del lavoro che latitava per Niccolò era naturale che fossero arrivati a quelle fatidiche due parole. "Dobbiamo parlare." (lavoro in co-creazione con Akira14)

E' il 2033, Martino e Niccolò si stanno separando, la loro bellissima storia è ormai al termine. In questa sofferenza una valanga di ricordi li travolge.