Erika si trasferisce a Londra, ma nonostante sia una delle città più famose del mondo, a lei sembra sconosciuta, fredda e non sua. Però, anche se lei vuole andarsene, resterà per un motivo: dimenticare il passato. Per colpa di questo, Erika non crede più di potersi innamorare, ma crede che forse, un giorno qualcuno almeno l'apprezzerà per come é realmente, e forse chissà, potrà anche cambiare idea sull'amore grazie a un inglese raffinato.

Dalla storia: [...] Mi guardo le mani tremanti e tutte sporche di terra e cerco di pulirmele sul vestito che indosso sporcandolo completamente ma non mi interessa. «Cos'altro vuoi togliermi?» chiedo, ancora con lo sguardo al cielo. Non so precisamente con chi io stia parlando, non ho mai saputo a cosa credere ma ho un maledetto bisogno di incazzarmi e prendermela con qualcuno. «Cos'altro deve succedermi per far sì che tu stia apposto con te stesso, eh?!»[...]

Dalla storia: [...] Solo ora mi rendo conto di quanto sia bello innamorarsi. Insomma, tutti dovrebbero innamorarsi, almeno una volta nella vita. Non importa per quanto, come o di chi, ma consiglierei a tutti di innamorarsi. È tutto un gran casino, ed è bellissimo. [...]

"Quando dovresti partire?" Chiese improvvisamente, cogliendomi ancora una volta di sorpresa. "Cosa c'è Hiddleston? Vuoi già cacciarmi dall'America?" Ridacchiai. Poi improvvisamente mi agitai perché forse non mi ero poi sbagliata così tanto. Rise affettuosamente e strinse con un po' più di forza le mie spalle in un gesto involontario. "Al contrario." Si inumidì poi le labbra prima di mormorare con voce roca "Ho posticipato la tua data di ritorno" "Cosa?" Spalancai gli occhi "P-Perché?" "Perché..." disse pensieroso, sollevando il capo verso il muro di fronte a sé. Fece spallucce indifferente. Credendo poi di aver formulato un pensiero abbassò di nuovo gli occhi su di me, folgorandomi sul posto con le sue iridi chiare, mentre le sue mani scendevano lentamente lungo le mie spalle, sorridendo strafottente "Non vuoi restare ancora un po' con me, Aileen?"