La guerra Magica è finita e tutti sono fuori pericolo. La scuola ha riaperto per il nuovo anno scolastico. Per i vecchi studenti dell'ultimo anno è stato istituito un ottavo anno in cui ripeteranno come si deve le lezioni che sono state male-eseguite, o totalmente mancanti durante il settimo. Sono tornati tutti, ad eccezione dei defunti e gli arrestati. C'è un'atmosfera cupa intorno agli studenti dell'ottavo anno. Tutti si sforzano di riprendere la loro normale routine a scuola, ma il ricordo di ciò che è accaduto è fresco nelle menti di tutti e Harry è sotto i riflettori più di quanto possa sopportare. Lui, Ron e Hermione sono acclamati come eroi. Ovunque vadano, c'è qualcuno che li prega di fargli un autografo, di battergli il cinque, o semplicemente vuole far vedere loro la figurina Cioccorana in cui il nome di uno dei tre scintilla. Ma dato che sono tornati tutti, ci sono anche i Serpeverde che erano stati neutrali o che, come nel caso di Malfoy, erano scampati alla prigione grazie alle gesta eroiche dei genitori. In questo caso, la madre, Narcissa Malfoy, con quella trovata del non dire a Voldemort che Harry era ancora vivo, si era guadagnata una posizione di vantaggio. Lucius Malfoy anche aveva partecipato, ma considerate le sue precedenti azioni, doveva scontare la pena di un anno ad Azkaban. Tuttavia, non sarebbe stato condannato a morte. Harry aveva fatto un discorso speciale dopo la fine della guerra, mettendo in luce i punti oscuri e dando valore a coloro che altrimenti sarebbero stati ricordati per ciò che non erano. Raccontò di Piton. E poi mise in luce anche i ruoli dei buoni dichiarati, ricordando le loro gesta con le lacrime che gli solcavano il viso. La rivalità fra le case è inevitabile e continua, ma sono cambiate le personalità. La guerra ha rimesso in gioco tutto. Ha preso, stravolto e abbandonato. Ora le persone non sono più le stesse e devono imparare a conoscersi nuovamente. Saranno capaci di darsi una seconda chance?

Mable è una ragazza di sedici anni, appena trasferitasi a Casa Stark nel nord di Westeros, dove sia lei che sua madre lavorano da serve. Mable non sa chi sia suo padre nè tanto meno sa cosa farà della sua vita ; ma un bel paio di occhi azzurri rappresenteranno per lei l'unica certezza in questa esistenza instabile. Questa storia è raccontata in prima persona, ed è ovviamente ispirata alla serie televisiva 'Game of Thrones'. Ho appena iniziato a leggere i romanzi, ma non mi sentivo 'all'altezza' di basare la storia su di essi, sentendomi ancora abbastanza ignorante in materia. Spero che la storia vi possa non solo piacere ma anche appassionare; e se è così, lasciate pure qualche stellina o commento! Sono sempre i benvenuti 😁

ONE SHOT 1959. Harry è solo un ragazzino di sedici anni condizionato dal pensiero religioso e spregiudicato dei suoi genitori. Tutto cambia quando si trova in un campo di girasoli e fa la conoscenza di un ragazzo con indosso una gonna che accarezza i petali di un fiore con una mano e con l'altra tiene un ukulele che non sa suonare. "A che cosa stai pensando?" gli chiedeva sempre la sua sorellina ogni volta che lo vedeva fissare per troppo tempo fuori dalla finestra della loro casetta. "Ad un mondo diverso." rispondeva Louis semplicemente, con aria assente. Trama scritta da @_stihazzy_ perchè io sono impedito

Autrice di: "Little Things - Liam Payne" "No Control - Louis Tomlinson" "If I could fly - Sequel di No Control" #532 in Storie d'amore 21/08/2017 #260 in Storie d'amore 25/08/2017 Questa storia è il frutto di un'idea improvvisa e, spero, riuscita, ispirata dal romanzo "Io prima di te". Premetto che le storie all'inizio potrebbero sembrare simili ma tutto quello che scriverò sarà frutto della mia fantasia. Non spiegherò molto della trama ler il semplice fatto che non programmo nulla di quello che poi andrò a pubblicare e quindi spero che mi darete fiducia! Grazie a @Sarah_jey per la bellissima copertina!!

IN REVISIONE - Noto Luke sollevare un sopracciglio e, confuso, lo fisso. «Ed io? Cosa faccio?» «Puoi anche andare a casa. O magari puoi aspettarci qui..» «Si, e magari vi preparo anche una parmigiana di melanzane, e al ritorno vi accolgo con dei palloncini rosa, e delle inutili e rumorose trombette da stadio. Tu che cosa ne pensi?»