TheWhiteWayfarer
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"Allora," disse, una volta al cospetto del Granmastro, con sarcasmo "qual è l'improrogabile incombenza?"
"Badate a come vi esprimete con me, Incantatore Hayberry." lo redarguì il Granmastro in tono severo.
Era un uomo ormai anziano, canuto, di costituzione secca, da giovane doveva essere stato forte e muscoloso, ma davanti a Damien rimaneva un'eco di ciò che era l'uomo, un anziano ormai gracile dai modi secchi e autoritari con i sottoposti e accomodanti con le persone di spicco, nella Torre di Onice o al suo esterno.
"Qual è l'urgenza?" chiese Damien, seccato.
"Domattina sosterrete la canonizzazione della vostra scuola di magia." disse il Granmastro.
Damien lo guardò, immobile, per qualche attimo.
"Altri hanno mostrato una predisposizione alla mia magia?"
Il Granmastro lo guardò scettico.
"Non prendiamoci in giro, Incantatore Hayberry. Sappiamo benissimo che non ci sarà nessuno studente della vostra scuola di magia a meno che non sia un vostro consanguineo. No, vi assegneremo un incarico che con ogni probabilità vi terrà lontano da qui per diverso tempo."
Chiaro, si disse Damien, distogliendo lo sguardo, accigliato.
"E di che incarico si tratta?" chiese Damien.
"Ne discuteremo a tempo debito. Ora, se non vi dispiace, gradirei che cominciaste a prepararvi per la canonizzazione, che avverrà domani, all'alba."
"Sono pronto da anni." rispose Damien, freddo "Buona serata, Granmastro." concluse poi, andandosene.