Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

Attratti come due poli opposti, strafatti nei brutti posti. -questa storia è il disagio, non leggetela- [presto o tardi sarà riscritta]

"L'amavo non per il suo modo di ballare con i miei angeli, ma per come il suono del suo nome poteva mettere a tacere i miei demoni." -Christopher Poindexter Story by weyhey_harry

Lascia prevalere la tua anima nera.

-Prima regola,- sussurrò -non avvicinarti alla stanza 105.- DAL 31 MARZO NELLE LIBRERIE! (La versione cartacea è leggermente diversa rispetto a quella su Wattpad)

La storia NON è mia, ma di H28 come tutti ben saprete. Le traduzioni NON sono mie, le ho prese dalle tante pagine di Fb dedicate alla storia. Ecco il link di quella che uso io: https://www.facebook.com/fanfictiondark?fref=ts Il profilo twitter della ragazza che traduce è @hugmejameshoran Buona lettura. Buona lettura a tutti.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ohsDp82WkvQ "Non puoi scappare, non puoi fare niente per salvarti...Puoi solo seguire i suoi ordini e sperare di restare viva." Alexis era figlia di un famoso imprenditore londinese, infatti la sua famiglia teneva particolarmente alla loro reputazione, ma ad Alex non gli era mai importato realmente della sua famiglia...Infatti frequentava gente e posti sbalgiati, faceva cose che non avrebbe mai dovuto fare, lei non amava la vita che stava vivendo...Amicizie sbagliate, posti pericolosi, ma soprattutto droga e fumo...Alex non amava fumare o drogarsi, ma lo faceva ugualmente, solo per far arrabbiare i suoi genitori, solo per fargli capire che la vita era la sua e che poteva fare quello che voleva, ma forse non si rese conto di aver toccato il fondo, era al limite...Era arrivata al punto da non riuscire più a vivere senza quella sostanza bianca che tanto detestava, ma amava allo stesso tempo...Ma a lei non importava, voleva solo sentirsi libera...Ma non aveva progettato quello che successe poi in seguito, non avrebbe mai immaginato di finire in una specie di centro d'isintossicazione, che poi alla fine si rivelò tutto...Tranne che un centro per curarsi, Alexis si trovava in un isola sperduta, costretta a fare tutto ciò che le veniva ordinato di fare, non poteva ribellarsi, non poteva opporsi...Poteva solo subire e obbedire a lui, al ragazzo senza sentimenti, senza un cuore...E forse anche senza un anima, perchè nessuno sarebbe stato capace di fare tutto ciò che lui faceva...Lui uccideva, violentava, picchiava, non c'era niente di buono in lui, viveva nelle tenebre, lui era il demone...Si chiamava Harry Styles.

"L'amavo,non per il modo in cui ha ballato con i miei angeli,ma per il modo in cui il suono del suo nome potrebbe mettere a tacere i miei demoni"

▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃ ❝Due ragazzi. Due paure di amare. Due fantasmi del passato. Due cuori troppo fragili. Due angeli con ali spezzate.❞ ▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃ Harry & Lottie. Dal capitolo 31: «Te l'avevo detto» sospira dopo un lungo silenzio che francamente avrei preferito mantenere fino a che non saremmo giunti all'aereoporto. «Cosa?» gli chiedo senza guardarlo Se intende quello che penso, io.. «Non avresti dovuto innamorarti di lei, io te lo avevo detto» sospira nuovamente dopo essersi inumidito le labbra, è così dannatamente stressante. Prima si faceva sempre gli affari suoi, proprio adesso doveva iniziare ad essere curioso? «Io non sono innamorato proprio di nessuno, ti sbagli..» mento fingendo una risata. Mi sono innamorato dell'Acqua. Ma ho terminato la mia dose.. Ne ho usata in abbondanza, si può essere più idioti? «I tuoi occhi dicono tutt'altro» abbassa il finestrino, la brezza fresca gli scompiglia i capelli mentre a me arriva una fitta verso sinistra.. In un punto vuoto. Ho bisogno di te Lot, torna qui.