Ci siamo conosciuti e dissolti, amati e odiati per dieci inverni. Ogni freddo, per dieci, lunghi incontri. Harry, cantante di fama mondiale e Laura, universitaria aspirante giornalista, si incontrano per la prima volta durante un'intervista per il giornale di Bath, città natale di Laura. Quella che doveva essere una semplice conversazione diventerà al contrario l'inizio di una storia che ha come punto di legame l'inverno. Per dieci inverni, infatti, Harry e Laura si troveranno ad affrontare diverse sfide imposte dalla vita e capiranno l'importanza di amare nonostante il tempo e la distanza. «E poi con quale diritto, dopo un anno, pretendi di essere perdonato?», continuai imperterrita «Harry e il gioco degli inverni: fai il tuo ritorno e speri che tutti ti stiano aspettando felici e inermi come dei soprammobili impolverati». «Sai benissimo che non è così», replicò a denti stretti. «E allora forza», strillai «dimmi qual è la verità». Storia scritta da Londonerinside Titolo e idea tratti dal film "Dieci inverni", Valerio Mieli, 2009 13° posto ai "The Stars Awards 2020", Categoria "Idra".

A vent'anni l'amore brucia. A cinquant'anni ti chiedi se hai mai amato sul serio. A vent'anni hai mille sogni. A cinquant'anni scegli i sogni per gli altri e, se non puoi, li spezzi. Lo sa Arianna, che ha tante passioni ma nessuna idea su come costruirci un futuro. Lo sa sua madre, Ermelinda, che vuole mettere ordine nella confusione giovanile della figlia con le scelte che reputa più giuste, ignorando cosa piaccia sul serio alla sua 'bestiola'. Arianna non ha progetti, ma lei è progetto di sua madre. Lo sa Manuele, che di passione ne ha una sola: rimettere a nuovo il bar di famiglia. Lo sa anche suo padre Aldo, che però non vuole rinnovare nulla, ancorato al ricordo della moglie defunta che in quel bar ha passato la vita. Manuele vuole cambiare tutto, Aldo non vuole cambiare nulla. Arianna e Manuele si incontrano per caso, si scelgono ancora prima di sapere il nome dell'altro. C'è qualcosa nel rancore logorante di Arianna, nel gelo delle sue maniere cortesi, che fa capitolare Manuele. C'è qualcosa nella frustrazione malinconica di Manuele, nella semplicità di chi però non si arrende, che ossessiona Arianna. Arianna e Manuele si trovano, si scontrano, bruciano le tappe, ignorano i divieti, le imposizioni dei loro genitori, i tempi necessari a costruire una relazione duratura. Erigono una Babele senza fondamenta dentro cui gridano in tutte le lingue di amarsi. Arianna e Manuele si amano come si può solo a vent'anni. In modo impetuoso, burrascoso, senza regole. Due cuori roventi con sogni sfolgoranti in un mondo di adulti dal cuore tiepido che hanno smesso di sognare da un bel po'.

Edith ha sempre vissuto alquanto singolarmente: alle spalle ha due genitori amanti della cultura celtica, una sorella fattasi suora e una che si spoglia in un night club, la decisione di fare l'università che ha lasciato la famiglia di stucco (tradotto: al verde). Vive in un bilocale con una delle sue sorelle e il suo migliore amico e, nel pieno degli esami e con la retta da pagare, viene licenziata dal locale londinese dove lavorava. Distrutta, le viene in soccorso sua madre, o meglio, una vecchia amica di sua madre, nonché duchessa di Argyll, che ha un estremo bisogno di un'altra governante. Quando Edith si ritrova immersa in quella realtà così ricca e luccicante a malapena si accorge di Christopher, brillante ed ironico coetaneo che le renderà la vita una continua corsa contro se stessa e, forse, anche contro tutto quel che ha imparato. Cover di @Giulia_Demarinis, grazie ancora!♡