james potter x lily evans
3 stories
Choose A Star (A Marauders Fanfiction) by PiccionaMalandrina
PiccionaMalandrina
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E lui poteva appendermi a testa in giù tutte le volte che ne aveva voglia, ma questo non sarebbe mai cambiato. Perché Lily sorrideva a me e non a lui. ~ Severus Piton [...] "Attenta, Evans. Volevi cavarmi un occhio?" "Non negherò che mi arrecherebbe un grande piacere mutilarti, Potter," ammetto immediatamente, abbassando la bacchetta: tanto non esistono incantesimi in grado di bloccare la sua idiozia. "Anche se io inizierei dalla lingua, così magari staresti zitto." Tagliare la lingua ad una persona non è un'azione pulita, ne sono sicura: dev'essere coinvolto un sacco di sangue e ci sarebbe di mezzo anche della saliva e sarebbe appropriato indossare dei guanti protettivi, anche se la plastica renderebbe il tutto ancora più scivoloso e disagevole. Il fatto è che essere la persona a cui la lingua viene tagliata dev'essere ancora peggio e nessuno sano di mente la riterrebbe un'esperienza piacevole, ma ora io ho detto lingua e Potter sta sorridendo sornione, quasi sopraffatto dal bisogno di replicare. Non riesce a credere che io abbia detto lingua davanti a lui e nemmeno io ci riesco, perché è stato davvero un errore da principianti e mentre Potter si sporge verso di me, scoprendosi ulteriormente, incrocio rassegnata le braccia al petto con un sospiro. "Tutto quello che ho sentito, Evans," Potter scandisce bene le parole, enfatizzando ogni movimento delle labbra come a prolungare questo momento il più possibile. "È che la mia lingua ti arrecherebbe un grande piacere." "Sì, lo so, Potter. C'era una mutilazione di mezzo che il tuo cervello ha censurato, ma è ok, non è colpa tua se sei nato così: non ti arrivava abbastanza ossigeno quando eri nel pancione o qualcosa del genere."
Sotto La Pelle [Malandrini, 1977-1978] by eralery
eralery
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Se c'era qualcosa che gli studenti di Hogwarts avevano imparato a riconoscere, infatti, erano i segnali che presagivano una delle discussioni tra James Potter e Lily Evans. Solitamente era lui a cominciare il tutto, cercando di innervosirla come meglio poteva: o facendo uno scherzo a qualche povero malcapitato che gli capitava sotto tiro, o facendo commenti allusivi diretti proprio alla ragazza, o appellando magari il libro che quel giorno lei portava sottobraccio. Tutto ciò era noto come fase uno. Dopodiché si passava alla cosiddetta fase due, durante la quale il ruolo principale era quello di Lily; in base a ciò che lui faceva o diceva per irritarla, infatti, lei sceglieva cosa fare: se rispondergli a tono, o affatturarlo. Al termine di questa fase cominciava la fase tre, una delle preferite dal resto degli studenti: James parava con tranquillità l'incantesimo, quando lei decideva di scagliargliene uno contro, per poi passarsi una mano tra i capelli scuri e sfoderare uno dei suoi sorrisi a trentadue denti. Come se questo non bastasse a spazientire ulteriormente la ragazza, James non dimenticava mai di andare avanti con la fase quattro, che consisteva in sei semplici parole, le quali erano ben presto diventate la sua frase più famosa: « Vieni ad Hogsmeade con me, Evans? ». Al ché, Lily, lanciandogli l'ennesima occhiata assassina, gli rispondeva prontamente: « Non uscirei con te neanche se dovessi scegliere tra te e la Piovra Gigante », prima di andare via a testa alta, portando a termine l'ultima fase, la fase sei. E sì, James Potter sembrava essere maturato rispetto ai suoi primi cinque anni ad Hogwarts ed era diventato meno insistente, ma si sa, certe cose non cambiano mai del tutto. {2.04.20 #2 Malandrini
From A to Z by _justabibliophile_
_justabibliophile_
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«Se osi anche solo fare l'idiota, mettermi in imbarazzo o spaventare gli studenti, hai finito di vivere.» sibila affiancandomi, mentre i primini finiscono di raccogliersi all'inizio delle scale. «Cerca di essere meno James Potter, per una buona volta.» «Non mi dire che mi hai preso per un bambino.» rido divertito, perché effettivamente "bambino" è uno degli insulti che Evans preferisce rivolgermi all'incirca da sette anni a questa parte. «Sarò impeccabile, dolcezza.» Ed è qui che mi rendo conto che Evans e io abbiamo indugiato un secondo di troppo nella nostra muta guerra di sguardi, mentre davanti a noi c'è una decina di ragazzini che ci osserva con gli occhi spalancati e vigili, rivolgendoci timidi sorrisi e occhiate eloquenti. Perfetto, che lo spettacolo abbia inizio. «Ciao a tutti e benvenuti a Hogwarts. Il mio nome è Lily Evans, mentre lui è...» «James Charlus Potter, Caposcuola, Capitano della squadra di Quidditch, nonché futuro marito della qui presente Lily Evans.»