Non riesce nemmeno a pronunciare il suo nome. Non vuole nemmeno pronunciare il suo nome. Come se non fosse importante, come se non esistesse. Come se non fosse mai stato qualcosa di più. Un "tutti" detto così, con noncuranza, pur di non pronunciare il suo fottuto nome. Non è giusto. Dopo tutto quello che sono stati, non è giusto che finisca così. E a cosa sono valse tutte le lotte, se proprio lui non riesce nemmeno a pronunciare il suo nome? È un ipocrita. Decide di fare qualcosa di cui sa già si pentirà, ma ne ha bisogno. Deve andare da lui e urlargli in faccia quanto sia un ipocrita del cazzo. Genere: Angst, Erotico | Stato: completa Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno AVVERTENZE: la storia NON è mia ma di _Andromeda_95 su efp/ @EricaStylinson su Wattpad!

Dal testo: "Lou". È un sussurro disperato. Vuole sapere cosa sta succedendo, cosa può fare per aiutare il suo Louis, non vuole vederlo crollare. "Mi dispiace, credo" sussurra Louis "Io- forse, noi dovremmo non-". Sospira in cerca delle parole giuste. "Dovresti andartene". O, dove Louis non può permettere ad Harry di vivere in un mondo grigio a causa sua.

Se non accadrà mai, non importa. Funzioneremo anche come io, il cieco, e tu, il sordo. Perché tu mi hai visto, Harry. E io ti ho sentito. Ma le nostre anime, diverse e complementari, si sono scelte.

Due milioni di persone credono a un amore che noi abbiamo messo da parte. È ridicolo, no?

Harry non ha più metafore e la colpa è di una fine. Harry non scrive, non canta, non suona ed è colpa di una Musa che non c'è.

Louis e Dan Wootton. Un'intervista come tante. Ma ne siamo sicuri? O quando Louis tiene un'intervista con il più grosso imbecille della storia e capisce come le bugie possano distruggere una persona.

Harry/Louis | OS | Au! | Conteggio: 11,3k

questa non è una fanfiction, ma è un testo che fa capire come una band possa essere manipolata da una casa management dopo aver firmato un semplice, ma pericoloso contratto questa è la trascrizione/traduzione di un post che mi è stato inviato da una amica tutti i diritti sono riservati alla versione in lingua originale

«Ne manca una, Harry» Secondo il suo produttore discografico ne era sempre mancata una, di canzone, per completare il suo album. Nove, il figlio del numero perfetto, difatti, non erano state sufficienti a convincerlo che il suo lavoro, il suo primo da solista, fosse completato. Così, Harry ne aveva fatto una questione di principio. O meglio, la sua ossessione. [...] Per il resto del viaggio verso la Giamaica, Harry dimenticò del mancato wifi, della band con cui stava viaggiando, e perfino della tempesta fuori dal finestrino. Lavorò su quel testo perché masochista si era abbandonato all'evidenza che una canzone l'aveva sempre avuta, ma lui non aveva saputo bene dove cercarla.

Se potessimo essere nella mente Harry forse penserebbe davvero questo. Dal testo: "Il profumo delle lenzuola. I tuoi occhi persi nei miei. La tua pelle fredda, le tue labbra calde. I tabloid, i giornali, il gossip ti affiancano a chiunque ti sia accanto: bionda, mora, castana eppure io sono qui a svegliarmi nel tuo letto, a perdermi tra i tuoi respiri. "