Era un'ottima giornata per uscire con gli amici, uno di quei giorni in cui il sole, alto e radioso, illuminava le strade e i piccoli boschi mentre i ragazzi uscivano da scuola. Quasi come una squadra di calcio i bambini si ritrovavano nel parco lì vicino a giocare, qualche uccellino ogni tanto si intrometteva nella loro partita mentre l'ombra regalava piccoli attimi di riposo ai piccoli atleti. I genitori passavano a prenderli, incrociando sulla strada i liceali appena usciti dalle attività di club che di dirigevano verso qualche bar o cafè, ognuno ridendo e parlando. Aprile era appena iniziato, le giornate si stavano allungando e così come nuovi fiori sbocciavano la mia vita prendeva una piega dolcemente inaspettata. Così almeno avrei voluto dire, ma non sapevo cosa mi avrebbe aspettato nel mio secondo anno di liceo.