Iniziata a marzo 2018 ⚠️Avvertenze Tratta temi come stupro, violenza, suicidio, autolesioni🔞. Sesso esplicito tra due uomini, sangue. La mia vita era già a pezzi, il mondo mi era crollato addosso. Mi sembrava già abbastanza da sopportare ma mi sbagliavo. Quello che vedo a mensa non può essere reale, non può, perché gli somigli? Vai via nanerottolo, non puoi starmi vicino, non ti voglio vicino. Perché ora non sono più me stesso, sono un corvo. K.T. Mi sono trasformato in un corvo per amicizia, ma non smetterò mai di sorridere. Voglio buttarla questa maschera, sono stanco di portarla. Ora so come farlo, il diavolo porta i tacchi tesoro e vincerà. O.T. Sono un corvo, loro sono miei amici da un po', ma nessuno, nemmeno loro sanno perché indosso questa armatura. Nessuno deve penetrarla, nessuno. Eppure quando ti guardo vorrei che tu avessi conosciuto la persona che ero prima. Vorrei che tu riuscissi a toglierla. T.K. Oggi inizia la mia nuova vita, sono così felice! Finalmente avrò una vera squadra con cui giocare. A chi appartengono quegli occhi azzurri che sembrano volermi uccidere? Perché nessuno mi ha avvisato che il mio sorriso sarebbe svanito presto per mano di un corvo? Cosa ti ho fatto? H.S. State ancora qui a pensare se leggere o no? In questa storia ci sono io, va letta! Vorrete mica che vi ricorra con dei tacchi no? Cosa? No, non sono per farvele provare, sono per essere usate come armi. Vi lascio un consiglio, meglio più di uno, se entrate preparate fazzoletti, secchi e prenotate un cardiologo. Vi serviranno. Ah e non leggete di notte per evitare commenti già esistenti in quantità di "non posso ridere a quest'ora", "non posso urlare a quest'ora", "non posso sclerare a quest'ora". Io vi ho avvertiti poi non dite che non l'avevo fatto. Che ci fate ancora qui? Muovetevi! D. L'unica storia accompagnata da immagini, musica e video, l'unica storia con la grande e unica DIVA, curiosi? Venite a leggere.

«Tu sei matto!»-la voce del mio amico non mi distrae, mentre mi accomodo sul sedile e aspetto che quella puttana esca dal negozio. «Lei non ha alcuna colpa, è una donna per bene e ancora vergine a trent'anni.»-insiste, mentre picchietto l'indice sul volante, ma poi raddrizzo la schiena non appena esce con una busta in mano. Serro la mascella e la guardo con disprezzo dalla testa ai piedi: porta una ciocca dei lunghi capelli rossi dietro l'orecchio, mentre si guarda timidamente intorno, quasi spaventa dai passanti. Alzo un angolo della bocca alla sua innocenza: sarà più facile vendicarmi di una verginella tutta composta e senza un capello fuori posto. «Lei è la figlia di quel fottuto dottore.»-stringo il volante tra le mani:«E se non posso vendicarmi su di lui, lo farò soffrire attraverso sua figlia.»-alzo il mento per indicarla, mentre passo le dita tra i capelli per scompigliarli frustrato. Completa √√