Manuel fa un incidente in macchina e quando si risveglia scopre di essere sposato con Simone, e che insieme hanno due figli. Già, ma come cazzo è possibile? grazie mille @/pezzodilatta per questo prompt meraviglioso

La sindrome di Stendhal è un'affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono localizzate in spazi limitati. Manuel si è trasferito a Firenze per insegnare Storia dell'arte in un liceo artistico. I chiaroscuri nella sua testa, gli permettono di dare sfogo alla sua passione per l'arte disegnando su tela, ma da tempo non riesce a disegnare più nulla. Fino ad un lunedì pomeriggio di Novembre.

Trent'anni, qualche amico, una rimpatriata e due fessi

Tra la malattia di suo padre, la partenza di Mimmo e Manuel sempre più distante, Simone ha vissuto un anno che di sicuro lo ha visto crescere e diventare un uomo, ma che ora vorrebbe solamente dimenticare. Così alla fine della scuola decide di partire per Glasgow con sua madre e lasciarsi tutto alle spalle, ma Manuel al contrario non è ancora pronto a lasciare andare lui.

«Qualsiasi cosa succeda, qualsiasi decisione tu prenda, in qualsiasi modo dovesse evolversi la tua vita io ti aspetterò, fino al mio ultimo giorno, fino al mio ultimo respiro. Che ci sia il sole o la pioggia, fino a quando diventerò polvere e non resterà più nulla di me. Fino a quel momento, continuerò a custodire la tua anima così come ho fatto fino ad oggi perché io sono nato per te e per te e con te morirò.» / Collab w @LilithJow

Simone è un Corvonero poco Corvonero e Manuel un Serpeverde con un bel biscione. in copertina una magia della mia streghetta preferita Asietta.

La mia S3 ideale!!🦖 L'amico continuava a parlargli ma Simone rimase col fiato bloccato nei polmoni. Manuel, il petto che s'alzava e si abbassava furiosamente, lo guardava come se non avesse bisogno di spiegare il perché si trovasse lì. Ed effettivamente sarebbe bastato avvicinarsi di qualche centimetro per accorgersi che le sue mani tremavano bramanti di un solo tocco, le sue pupille si dilavano per un solo volto, la sua lingua spingeva contro la guancia per evitare di gridare un solo nome. "Simo" disse così flebilmente invece, che fluttuò nello spazio fra loro e scoppiò come una bolla di sapone, riportandoli alla realtà "Ciao." PS: raccomandata agli amanti dello slowburn, l'angst e le headcanons palesemente veritiere.

«Oh, me se vede?» Conosce pure la voce. Come potrebbe dimenticarla? Anche se dicono che sia quel particolare che svanisce per primo dalla memoria, Simone non ha mai scordato la sua. Sarebbe impossibile da cancellare. Rimane così impietrito da una simile visione. Sono almeno diciassette anni che non pensa a Manuel Ferro. Che obbliga la sua mente a non pensarci.

«Se tipo domani ti dimenticassi tutto, no? A me basterebbe uno sguardo e tu saresti perso». Si muove e con non poca fatica, rischiando di far cadere il computer da quel rialzo improvvisato, si posiziona sopra al corpo del compagno, con le ginocchia piegate all'altezza dei suoi fianchi. Simone ridacchia e «Vedi che fai cadere tutto!» lo rimprovera. «Non cade niente» Manuel lo rassicura e si sporge in avanti col busto per depositare un bacio lieve dapprima sulla punta del suo naso e in seguito sulle labbra. «Poi avresti il colpo di grazia» sussurra. «Cioè?». «Cioè verrei da te e piano ti direi Ciao Peter» lo bacia di nuovo «Sono la tua MJ» .

"E mò io che cazzo glie rispondo a questo?" sbuffò Manuel che fissava spazientito l'email dallo schermo del suo cellulare. Quest'idea dell'étudiant d'échange non gli piaceva affatto... AU Simuel