Simone e Mimmo si mettono insieme. Manuel non la prende molto bene. [ONE-SHOT, completa]

𝘓𝘢 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘣𝘶𝘪𝘰 (𝘰 𝘢𝘤𝘭𝘶𝘰𝘧𝘰𝘣𝘪𝘢) è 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘯𝘨𝘰𝘴𝘤𝘪𝘢, 𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘢𝘨𝘪𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘦𝘱𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢 𝘪𝘯 𝘢𝘮𝘣𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘰𝘴𝘤𝘶𝘳𝘪. - 𝘡𝘩𝘢𝘯 𝘨𝘦, 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘴𝘦𝘪? - " 𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘲𝘶𝘪 𝘉𝘰 𝘥𝘪." 𝘠𝘪𝘣𝘰 𝘩𝘢 𝘱𝘢𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘣𝘶𝘪𝘰, 𝘦 𝘟𝘪𝘢𝘰 𝘡𝘩𝘢𝘯 è 𝘭'𝘶𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦 è 𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢.

[Attack On Titan AU] [Omegaverse] [Levi✗Eren] In un mondo dominato dalle dinamiche, Alpha, Beta ed Omega hanno imparato a convivere non solo tra loro, ma anche con sé stessi. Con la parte più selvatica ed animale che portano con sé, ovunque vadano, scritta nel codice genetico. Per quanto forte possa essere l'istinto, però, è importante prendere in mano il proprio destino. Darsi la possibilità di scegliere.

Lee Minho conosciuto da tutti come il futuro re del regno di Zhilink, principe ereditario dal cuore di ghiaccio, egoista e freddo. Famoso per lo sguardo nero e glaciale, la pelle candida e la lingua biforcuta. Lui è il solo, unico, inimitabile. Un principe a cui il prossimo proprio non interessa. Il principe che del principe ha solo il viso e il titolo nobiliare. Han Jisung, secondogenito dei sovrani di Jjianz, il principe che per il suo popolo e per chi ama farebbe di tutto. Anche rinunciare alla corona Vive solo per vedere sorridere la gente. Abituato a mettere sempre gli altri al primo posto, senza volere nulla in cambio come reagirà trovandosi al cospetto di un ragazzo egocentrico e cinico? Riuscirà a sciogliere quel cuore di ghiaccio? Ma soprattutto, come reagirà Jisung nello scoprire che Minho, colui che vuole solo la propria felicità senza pensare a quella altrui, sarà uno dei tanti motivi della sua di felicità? ~Cavolo però se è stronzo.~ ~No, Jiminie. Non è stronzo, è triste. Triste e solo.~

[will + nico] dove due ragazzi comunicano attraverso scritte sul muro del bagno della scuola. la storia è di @xxloueh_, tutti i crediti a lei, io sto solo scrivendo il remake. #83 in fanfiction (22.09.2016) #60 in fanfiction (06.10.2016) #38 in fanfiction (24.10.2016, vi amo) #37 in fanfiction (13.11.2016)

Mio padre, Apollo, era un dottore. Ammiravo il suo lavoro e, perciò, ho voluto seguire le sue orme dalla più tenera età. Ogni giorno tornava e mi raccontava le sue esperienze in ospedale, mi insegnava il nome degli organi, come trattare i pazienti camuffandolo come gioco. Un giorno, quando avevo dieci anni, gli chiesi di raccontarmi una sua giornata in ospedale. Lui mi fece sedere sulle sue ginocchia, come faceva sempre, poi mi guardò con aria abbattuta e disse: «Sai, fare il dottore non è sempre bello come credi, Willy.» mi abbracciò leggermente più forte, continuando «Pochi mesi dopo che tu nascessi, stavo aiutando un'altra mamma ad avere un secondo figlio. La avevano già avvertita che, per via della sua salute decadente, c'erano alte probabilità che sarebbe morta. Ma lei non li ascoltò, era coraggiosa. Ma il coraggio non fermò chiunque fosse lassù, a prendere la sua vita. Aveva dato la sua vita in cambio di quella del figlio» A quelle parole il piccolo me ebbe un fremito. Il tanto desiderato mestiere che ammiravo da lontano, quel giorno, cambiò ai miei occhi. Capii che i dottori non potevano curare tutti, che non potevano salvare tutti. Ma quel giorno feci anche una promessa a me stesso. Sarei diventato un dottore e avrei salvato chiunque ne avesse bisogno. Non avrei lasciato nessuno indietro. [Completata]