- Signorina - dice una voce. Merda. Speravo di essere da sola. Cioè so bene che molto spesso la gente viene qui a suicidarsi ma avevo inconsciamente sperato di non incontrare nessuno. Mi volto verso la voce. Aldilà della statua di San Pietro su cui mi sono arrampicata c'è un giovane. Non mi guarda, fissa le acque scure sotto di noi. - Signorina, lei è troppo bella per mettere fine alla sua vita - mi dice. Ha un forte accento straniero. - Fin ora la mia bellezza non è servita a molto - ribatto secca - non mi riporterà mia sorella. *** Arretro spaventata. È un soldato tedesco e io sono ebrea. È un soldato tedesco e siamo in guerra. ------------ La storia è stata scritta da @mila96 ,pubblicata sul sito EFP e successivamente trascritta da me su Wattpad.

Sunshine non aveva mai fatto pensieri spinti su Niall. Erano amici praticamente da sempre e andava bene così, il mondo continuava a girare correttamente. Allora perché quando la porta si era aperta e si era trovata davanti un cantante quasi in lacrime, era successa una cosa di quel tipo? Cosa aveva appena fatto Sunshine con uno dei suoi migliori amici? Un patto. Perché dopotutto a loro non dispiaceva andare a letto l'uno con l'altro. Perché li faceva sentire meglio. Perché... sì, era solo sesso. O almeno così credevano.

"Dev'essere straordinario trovarsi per caso e tenersi per scelta."

La storia che state per leggere vi porterà nella Varsavia del '900 ,precisamente durante la seconda guerra mondiale , dove gli ebrei venivano rinchiusi nei campi di concentramento ,ricordati anche come campi della morte. Dal capitolo: -Signorina - dice una voce. Merda. Speravo di essere da sola. Cioè so bene che molto spesso la gente viene qui a suicidarsi ma avevo inconsciamente sperato di non incontrare nessuno. Mi volto verso la voce. Aldilà della statua di San Pietro su cui mi sono arrampicata c'è un giovane. Non mi guarda, fissa le acque scure sotto di noi. -Signorina, lei è troppo bella per mettere fine alla sua vita - mi dice. Ha un forte accento straniero. -Fin'ora la mia bellezza non è servita a molto - ribatto secca - non mi riporterà mia sorella. *** Arretro spaventata. È un soldato tedesco e io sono ebrea. È un soldato tedesco e siamo in guerra. ........................................ Storia non mia ,ho avuto il permesso dall'autrice @camillamorrone

-Non ho mai corteggiato nessuna, sentiti onorata Shadow- le disse con un sorriso beffardo il biondo. Lei inarcò un sopracciglio. -Non mi sembra di aver ricevuto ne fiori e ne cioccolatini- disse. Niall accennò una lieve risata. -Penso che potremmo rimediare a questo- disse. -Ci conto. Fino ad allora penso che rimarrai nella friendzone- Copertina fatta da: @giyankarlo

Amami per finta.

"-Diciasette anni-pensò; il numero diciasette è così freddo e vuoto proprio come lei,lei che si nutriva della notte, lei che era una notturna."

[COMPLETA] Non ricordo l'ultima volta che sono stata bene. Non ricordo quando e come sono arrivata in questo posto. Solo una cosa mi è certa;Lui mi ucciderà, ed io devo scappare. Il colore dei suoi occhi non rende giustizia al suo essere. L'azzurro non è il suo colore, il nero lo è. -Ti farò del male.- -Perché? - -Perché ne ho bisogno.- [Sequel già disponibile sul mio profilo-> His Dark Soul 2//N.H] Cover by: @erisedharry

Alexia Valery lavora come modella dall'età di sedici anni. È abituata a quella vita da riflettori, nonostante dietro il suo lavoro si nasconda una vita privata molto tranquilla, dove il centro del suo mondo resta la famiglia: suo fratello, sua sorella e suo padre. Ed è proprio per loro che quando le arriva quella proposta di lavoro, non può fare altro che accettare. "È la nostra passione più grande!" dice suo fratello. Vero, come dargli torto. "Lavorerai stando a contatto con Niall Horan!". Vero anche quello. Ma Alexia non è proprio sicura che quel particolare sia tanto entusiasmante come pensa sua sorella. Perché Niall Horan è uno dei migliori piloti di Formula 1 in circolazione, certo, ma è anche tanto forte quanto stupido e sbruffone e montato e immaturo e... Alexia non è affatto sicura del fatto che riuscirà a sopportarlo.

Niall odiava molte cose in quel periodo: odiava il suo ginocchio, odiava le persone che continuavano a chiedergli come stesse. E odiava chi non svolgeva bene il proprio lavoro. Lo scetticismo che prevalse in lui quando si ritrovò davanti quella ragazza bionda quindi, sembrava quasi comprensibile. "Non sei troppo giovane per fare questo lavoro?" non ero così acido, solitamente. Davvero. "E tu non sei troppo giovane per poterti permettere di dirlo? Quanti anni hai? Sedici?". Il sorriso divertito sul mio viso sorse spontaneo. "Ne ho venti".