Questa è la storia del ragazzo che non sapeva riconoscere i colori e della ragazza che ne vedeva troppi ♥️ 🔴 𝐓𝐖🔴 La storia contiene scene esplicite e argomenti sensibili (abuso, uso di sostanze, violenza) pertanto ne consiglio la lettura a un pubblico consapevole. ✨(I protagonisti sono maggiorenni)✨

Kendra Collins ha ventisei anni, usa la sua laurea per lavorare al McDonald's e spera segretamente di realizzare il suo sogno un giorno: lavorare come editor per una casa editrice. Kenneth Harrison è il capo della K.H Publishing company, nonché la più importante casa editrice del paese, ricevuta in eredità dal padre, e ha un fratello bravo a rovinare la reputazione della famiglia. Kendra ha una vita incasinata, una marea di sfiga intorno e usa il sarcasmo per affrontare i suoi problemi. Kenneth è perentorio, puntiglioso e un maniaco del controllo. Kendra ha un ragazzo tossico, una madre squilibrata, un fratellino di cui deve prendersi cura da lontano, una migliore amica che passa la maggior parte del tempo su Tinder e un padre assente. Kenneth invece è riservato, cena soltanto in ristoranti di lusso ed è abituato ad ottenere tutto ciò che vuole. Ma quando Kendra otterrà il colloquio di lavoro presso la K.H. Publishing company e i loro occhi si incroceranno, Kenneth capirà sin da subito che Kendra è diversa in un modo tutto suo; un carattere che la contraddistingue dalle solite donne che ha incontrato nella sua vita. Ma lui non sa che la donna che ha davanti ha una vita piuttosto difficile. Ma quando per uno sbaglio diventa il suo nuovo ragazzo "preso in prestito", le cose tra loro due si complicano. I due non hanno niente in comune, eppure l'attrazione tra loro a volte diventa quasi soffocante e lavorare senza mandare tutto all'aria diventa una missione impossibile... #7 in Storie d'amore 23/11/2022 #5 in amicizia 23/11/2022

«Stai ammettendo che qualcosa ti spinge a non distanziarti da me?» Sorride assottigliando lo sguardo. « Il tuo cuore gioca brutti scherzi, Emily.» «Il mio cuore sa benissimo dove andare, il tuo non lo sa..» distolgo lo sguardo, cercando di ragionare. «Il mio è fermo.» Rimane impassibile. Nessuna emozione. Nessun atteggiamento. Ci sono solo i suoi occhi immensi e le sue labbra socchiuse. «Be', fallo ripartire allora.» Scrollo le spalle. Scoppia a ridere, ma poi torna subito serio, «ci vorrebbe una spinta forte.» Accenna una smorfia con il naso. Così approfitto della situazione e lo spingo,mentre lui con qualche passetto indietreggia. Mostra un sorriso sghembo ed allo stesso tempo dolce. «Così va bene?» Chiedo poggiando le mani sui fianchi e scrutandolo curiosa. Scuote il capo e morde il labbro inferiore. «Non ci provare. E' duro come un martello.»