Io ho scelto te
Shimba1997
Quando aprì gli occhi la prima cosa che attirò la sua attenzione furono i suoi polsi legati, stretti. Li strattonò, ma non si allentarono, anzi, si strinsero ancora di più e capì che non erano corde normali, ma celesti.
La stanza in cui si trovava era bianca, un altro segno.
«Ciao, Aziraphale»
«Gabriel»
«Sai, stavolta devo dire che me l'hai quasi fatta, a prendermi in giro» si avvicinò a lui, col suo solito finto sorriso che illuminava la bocca ma non gli occhi «ma noi esseri sovrannaturali non cadiamo in questi tranelli umani»
«Vuoi uccidermi? Non puoi farlo, Lei ti fermerebbe»