ritamargen
Hanno bruciato il suo regno.
Hanno cancellato la sua stirpe.
Lei è l'erede che non doveva sopravvivere.
Lui è il principe mandato a ingannarla. Ora lei deve fingere di amare il suo nemico.
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Merida Draenor non avrebbe mai dovuto sopravvivere.
Mezzosangue di stirpe estinta e nobile, ultima discendente del Regno di Naelvir - distrutto da un incendio che ha inghiottito sua madre e ogni memoria - porta nel sangue un'eredità che le Corti fingono di non vedere. Ma lei esiste. E sa tradurre glifi proibiti, frammenti di lingua antica che nessun altro osa toccare.
Convocata dal Re di El' Serath per decifrare i glifi, Merida viene accolta alla Corte delle Libellule come una semplice ospite. Le lezioni, i sorrisi, i rituali... tutto sembra normale. Ma dietro ogni gesto si cela un disegno più oscuro.
Alir Serenth, principe elfico e figlio del Re, le propone un patto segreto: fingere un'unione che non esiste. Costretto dal padre, Alir è stato mandato per distrarla, per legarla, per renderla utile. Ma tra loro non c'è amore. C'è solo un odio preciso, e un desiderio che non si può ignorare.
Il vero intento del Re è chiaro: far salire Merida al trono per controllare entrambi i Regni. Ma Merida ha un altro scopo. Traducendo i glifi, scoprirà che ogni frammento è una ferita - e che tra le pieghe della lingua perduta si nasconde la verità sull'incendio che ha distrutto Naelvir.
Eppure, nell'ombra della Corte, non è sola: Liraen, la poetessa cieca, conosce più di quanto riveli e diventa la sua alleata segreta, custode di verità che potrebbero salvarla... o condannarla.
In un mondo dove anche i nomi vengono cancellati per convenienza, Merida dovrà decidere se diventare leggenda... o scomparire come le parole che solo lei riesce ancora a pronunciare.