LucaFerrarini3
Il Signor Doute abbassò lo sguardo sulle mani del concierge. Mani ruvide, segnate da solchi profondi che, come reti, avvolgevano le due chiavi. Rialzò lo sguardo ed incrociò gli occhi vuoti dell'uomo. Per un attimo sentì affiorare una domanda da dentro, ma quando aprì la bocca si ritrovò incapace di formularla. Un forte senso di smarrimento lo avvolse. Allungò la mano, prese la chiave e si incamminò verso le scale. Il concierge continuò ad osservarlo con un sorriso d'intesa e mal dissimulata speranza.