Ansia Stories

Volevo solo spiegarla ad un ragazzo. Questa lettera è la mia verità. È la mia storia con l'ansia. E la condivido con chiunque legga, perché qualcuno là fuori forse vive le mie stesse intrusioni, gli stessi timori, la stessa fatica. Io sto provando, davvero, a salutarti. E un giorno, spero, ci riuscirò.

metterò Delle lettere che parlano di me con il mio problema dell'autolesionismo, principalmente Delle lettere che parlano di quello che mi succede in questo mondo

Io che cerco di non fagocitare il bottiglino di xanax che ho di fianco

"che cosa senti se ti fermi e ascolti? Magari il traffico, oppure è solo rumore, magari puoi sentire il battito del tuo cuore..." Se ti interessano le mie riflessioni sotto forma di poesia o sei soltanto curios*, direi che sei nel posto giusto. Quindi perché no, magari dai una letta!

Ciao! Ho voluto creare questa storia perché mi piace un sacco scrivere. Mi scuso però perché ho appena iniziato quindi non darò il massimo. Comunque sei una ragazza di 17 anni e sei innamorata di un semplice ragazzo della tua stessa età. Succederanno moltissime cose che però non ti permetteranno di stare insieme a lui.

...slam poetry di un ragazzo italiano trapiantato in Malesia per amore...per cantare,per scrivere,per amare...incondizionatamente...

Il primo giorno degli esami

Pagine di me

Gita

In un mondo molto lontano e misterioso, simile in certi aspetti al nostro ma decisamente differente in molti altri, le malattie mentali stanno sempre più espandendosi, minando la società stessa e tutto ciò che la circonda. Gli escavatori, gruppo di cui la maggior parte della gente conosce ben poco, si prodigano cercando di porre fine alle tenebre che avviluppano le persone attraverso un procedimento che viene chiamato "intrusione". North Town, città più remota del Main Continent, è diventata un covo di vipere e di malintenzionati che si approfittano della piaga depressiva in atto, ma a breve il paradigma verrà ribaltato. Immergiti in una storia surreale, dai contorni fantastici e fantascientifici, cercando di confrontarti con i tuoi demoni e con i demoni dei protagonisti.

poetry in English and Italian Affogare, un passo in più e stai sprofondando giù, sempre più giù ti manca il respiro e la gola è tappata un'onda ti schiaccia, affogare tutto ti tira giù sempre più giù l'onda è troppo potente, affogare

Questo diario parla di me, Delle conseguenze di errori commessi e non voluti. Parla di una ragazza troppo cresciuta in fretta obbligata ad affrontare problemi più grandi di lei, di una vita che ha dovuto abbandonare senza volerlo e di sentimenti ed emozioni che provano ad uscire e non riescono . Parla di quello che sono veramente nonostante le cattiverie sputate dalle persone che non mi hanno mai voluta conoscere, delle mie sofferenze delle perdite ma anche di grandi tesori che la vita riserva.

"È davvero la paura che ti allontana dalle persone o sei tu ad allontanarti da loro per paura di ferirle?"

L'umanità per come la conosciamo oggi è esistita per un quarto di un milione di anni, eppure solo gli ultimi 4 000 sono stati di una qualche importanza. E allora che cosa abbiamo fatto nei precedenti 250 000 anni? Ci siamo rannicchiati nelle caverne, attorno a piccoli fuochi, timorosi delle cose che non capivamo. Si trattava di molto più che spiegare perché il sole sorgesse: era il mistero degli enormi uccelli con le teste d'uomo, di rocce che prendevano vita. Allora li abbiamo definiti "dèi" e "demoni", implorando di risparmiarci e pregando per la nostra salvezza. Con il tempo, il loro numero si è ridotto ed il nostro è fiorito. Il mondo ha cominciato ad aver più senso quando hanno cominciato ad esserci meno cose di cui avere paura; eppure l'inspiegabile non può mai veramente scomparire, quasi come se l'universo richiedesse l'assurdo e l'impossibile. L'umanità non deve tornare a nascondersi per la paura. Nessun altro ci proteggerà, dobbiamo dunque difenderci da noi. Mentre il resto dell'umanità dimora nella luce, noi dobbiamo restare nell'oscurità per combatterla, contenerla e occultarla agli occhi del pubblico, così che gli altri possano vivere in un mondo sano e normale.

Mi chiamo Stella, ho 19 anni e voglio morire. Benvenuti nella mia storia, spero di non spaventarvi.

Questa storia ha come protagonista Rebecca, una ragazza di diciotto anni. Non è una storia d'amore, se è questo che vi aspettate. Questo racconto ha in sè dei fatti realmente accaduti, e vorrei che tutte le persone che si ritrovano in Rebecca, un po' come me, possano capire che non sono sole. Spero vi piaccia, buona lettura.

Un ragazzo sente una voce nella sua testa di una persona ormai morta a cui teneva molto e ci inizia ad instaurare dialoghi molto strani la notte fino alla mattina. Questa voce lo costringe a non dormire ma a lui non dispiace perché così può ascoltare la voce che amava, ancora. E' normale tutto questo? Cosa sta succedendo se tutto ciò è possibile? Nella sua mente lei ci vive davvero o è solo la sua immaginazione?

il titolo dice tutto