hrh_crisscolfer
In qualche modo Harry si ritrova sempre in quel posto. Lascia che la brezza marina gli entri dalle narici fino ad invadere tutto il suo corpo, e si perde con lo sguardo nelle onde che con forza si infrangono a riva. Tiene stretto fra le mani la sabbia che poco a poco scivola tra le dita. Il vento si alza e gli scompiglia i capelli, diversi sono i brividi che percorrono la sua schiena, un po' per il freddo e un po' per altro. La sua attenzione viene catturata da uno stormo di uccelli che migra verso sud. Harry vorrebbe sentirsi libero come quegli uccelli, invece è costretto a viaggiare 5 ore in macchina per potersi chiarire le idee e per poter scappare dalla propria vita. Ma quella libertà momentanea sembra non bastargli più, ecco perché con lentezza si alza dalla sabbia e per qualche minuto rimane lì a fissare il mare, si perde nelle mille sfumature di blu di quell'acqua ghiacciata e per un istante vorrebbe tuffarcisi dentro, ma sa già che fare un bagno a novembre in quell'acqua gelida non era la soluzione migliore ai suoi problemi, quindi chiude gli occhi e butta indietro le lacrime che tentano di uscire da quando è arrivato. Da' un'ultima occhiata all'orizzonte e davanti a sé vede solo un paio di occhi blu. Questa volta non riesce a trattenere una lacrima silenziosa che gli riga il viso pallido e freddo. Si volta e mentre lo fa, ha già deciso che in quel posto, nel loro posto non ci tornerà più.