Historias de Malattie

Cattive influenze, dolore represso. La storia di una ragazza morta e di una in carcere.

Storie che intrecciano tecnologia, miti moderni e paure dell'era digitale. Bignami di New Age che condensano ossessioni, desideri e l'immane solitudine di una perenne connessione, sotto forma di slogan fulminei che scimmiottano il consumismo, il controllo e la commercializzazione dell'interiorità. Tutto concentrato, tutto urgente, tutto in poche righe.

Conoscere se stessi significa trovare la chiave per poter interpretare la vita ed il mondo, perché nulla nell'Universo é totalmente slegato da noi. Per praticità distinguiamo il piano fisico da quello biologico, psichico e spirituale... Ma in realtà è un tutt'UNO...

Mi ritrovai in una stanza buia dove l'unica luce proveniva da una fessura vicino al pomello della porta, mi alzai di scatto e presi la decisione di avvicinarmi, appena arrivai vicino alla fessura, sentii delle urla dentro la mia testa, mi sentii come se qualcuno mi avesse dato dei farmaci, ma ad un tratto le mie gambe cedettero, e mi ritrovai a terra con una ferita sanguinante sul mio viso, cercai di rialzarmi ma le mie gambe non avevano più la forza di stare in piedi, chiusi gli occhi aspettando la mia Ora. Mi svegliai alle 7 come tutti i giorni, scesi dal letto per andarmi a lavare, mi lavai e mi vesti, corsi giu in cucina per fare colazione, appena arrivai vidi subito che la porta della nostra casa che era aperta, capii subito che non mi trovai a casa mia anche se era molto simile, notai un unica differenza il quadro situato nel nostro salone, era diverso sembrava che era stato bruciato, l'unica cosa che notai subito era un numero situato sul lato sinistro ed una scritta macchiata di rosso sembrava scritta con il sangue, presi la giacca situata sul divano vicino alla tv, e decisi di uscire per capire cosa stava succedendo.