AmelieLee
"Sherlock si manteneva distante dagli altri non per vanto o per orgoglio, ma per crearsi spazio: riusciva sempre a crearsi il suo piccolo palco sul mondo. E quella stessa distanza la ricuciva con lo sguardo con il quale inglobava tutto e tutti, lo sguardo di un bambino desideroso alle prese con svariati giocattoli, uno sguardo teneramente egoista e gelidamente imperscrutabile. Tutto ciò su cui Sherlock posava gli occhi diventava parte integrante di lui che fosse la qualità del terriccio lungo il Tamigi o John Watson.
«Perché non prova a stare in compagnia, invece?»
«Perché non mi prescrive qualcosa, invece?».
La penna di lei scivolò sbadatamente sulla pagina del taccuino. «Ho bisogno di dormire» spiegò John inclinando il collo per sciogliere i muscoli tesi. Sognava la mano di lui, quella ammanettata alla sua, quella che lo aveva trascinato nella fuga a perdifiato e quella che si era allungata nel vuoto, dall'alto di quel tetto, come a voler ricercare la compagna."
Una One-Shot divisa in due parti, a tema natalizio e in ritardo di circa un mese.