MartinaPeserico
Una mattina qualunque, in una piccola libreria di Firenze, la serranda si alza e qualcosa è cambiato. Gli scaffali dello scambio libero sono vuoti. Non quasi vuoti, ma svuotati fino all'aria. Per Elena, la libraia, è come se qualcuno avesse portato via non solo i libri, ma la memoria di chi li aveva amati.
La notizia corre per il quartiere: un furto, dicono. Ma la gente non si ruba così facilmente come la carta. In mezzo a voci, sospetti e silenzi, cominciano ad apparire lettere anonime, libri ritrovati nei posti più improbabili, frasi scritte a mano come indizi di un mistero che non ha niente a che fare con il denaro. A poco a poco, Elena e chi le sta intorno scoprono che dietro quel gesto non c'è vandalismo, ma una forma di giustizia diversa. I libri sono finiti dove servono: nelle mani di chi non ha nulla, ma ha ancora fame di sapere.