Story cover for Walking inside me - the diary by AlessiaDragone96
Walking inside me - the diary
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Ongoing, First published Feb 20, 2017
Essa non è una storia ben definita, potranno esserci frasi sconnesse, dialoghi interiori che terminano con un finale totalmente diverso dal punto di partenza, racconti che come vuole il titolo, camminano semplicemente dentro di me. Il mio scopo non è annoiarvi ma trovare una connessione che queste parole aiuteranno a compiere. Sono qui per scrivere, per ascoltarvi, per sfogarmi, per raccontare di come oramai la scrittura sia diventata a tutti gli effetti una droga, una costante di cui non riesco a fare a meno e non voglio, in alcun modo rinunciarvi, perché a differenza delle altre sostanze che ti fanno partire il cervello, la scrittura non può che far bene. Eccomi qui, pronta, a raccontarvi della mia vita. Così è, se vi pare.
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10 parts Ongoing Mature

Certe persone nascono già stanche. Io sono una di quelle. Mi chiamo Emery, ma quel nome ormai non mi somiglia più. Sono fatta di crepe, di mancanze, di cose che non ho mai avuto. I miei fratelli sono tutto ciò che ho, e anche questo, a volte, sembra troppo fragile per reggere. Il Bronx ci ha presi per la gola da piccoli, e non ha più mollato. I giorni passano lenti, sporchi. Le notti... peggio. Qui non si sogna. Si sopravvive. Si scompare un pezzo alla volta. Nessuno ci ha insegnato a vivere, solo a resistere. Le giornate sono un incastro tra sopravvivenza, droga, e un silenzio dentro che fa più rumore di qualunque sirena fuori. A volte, penso che sia normale desiderare di sparire. Che non sia una malattia, ma lucidità. Non sto cercando salvezza. Non sto cercando amore. Ma a volte, anche nel fango, qualcosa brilla. O almeno così dicono. Non so nemmeno come sia successo. Non mi ha salvata, non può farlo. Ma qualcosa in lui ha fatto rumore nel posto dove io non sentivo più niente. È pericoloso. Come me. Come tutto. Ma niente è mai facile, qui. Niente è mai solo quello che sembra. E certe luci... brillano solo prima di bruciare. Questa non è una storia d'amore. Questa è una storia di crepe. Di cicatrici. Di luce che forse non basta.