C'era stato un tempo in cui lo avevano chiamato Dio. Lo avevano chiamato Signore della Morte. Lo avevano chiamato Distruttore assoluto.
Il suo nome aveva evocato orrore, sgomento e terrore, e con i suoi occhi rossi come rubini e profondi come il sonno eterno, aveva dispensato pianto, dolore e disperazione. Gli inganni erano stati le sue verità, la paura la sua smania, la violenza la sua gloria.
Era stato un Dio tra gli dei. Il più temuto, il più rispettato, il più malvagio.
Ma non era più quel tempo.
C'era stata la sua ultima guerra. Si era trovato ad un passo dal successo, ma la vittoria gli era sfuggita all'improvviso. Non perchè fosse stato sconfitto, ma perchè la sua nemica, aveva ingannato il dio degli inganni, e senza la sua arma principale, la guerra era inutile. La vittoria impossibile.
Senza la sua rivale, il Signore della Morte non aveva più ragioni d'essere, era poco più di un'ombra. Un'ombra maligna che si aggirava tra i dieci pilastri del sacro tempio attendendo il ritorno dell'unica persona che valesse la pena aspettare: Nives Pietrasacra.
Finchè lei era viva, finchè la sua forza riscaldava il mondo e muoveva le stelle, nessuno avrebbe dovuto sopportare il supplizio da lui imposto.
Avrebbero resistito a tutto e a nessuna cosa, e lo avrebbero fatto con creatività.
A Portland, in una sera di fine maggio una diciassettenne tenta il suicidio tra le mura della sua cameretta. Il piano della giovane però fallisce e una settimana dopo si ritrova a volare oltreoceano con il padre per farsi ricoverare in una delle più importanti strutture psichiatriche di tutta l'Inghilterra.
La "Bucolic Clinic", grazie al suo staff rinominato di psichiatri e psicologi, rappresenta un desiderio quasi irraggiungibile per chi soffre di disturbi mentali. Troppe richieste e pochi posti disponibili.
Durante la sua permanenza nella clinica Evelyn dovrà affrontare i suoi demoni; incontrerà facce amiche e spalle su cui piangere, ma anche lui: Aiden, un ragazzo tenebroso e dai modi scostanti.
Quando tutto sembra andare per il meglio, dubbi e domande iniziano a sorgere tra pazienti e genitori:
perchè la stanza 102 è vuota? Che fine ha fatto Allison? E perché le persone sembrano sparire come per magia da un momento all'altro?
«Evelyn a volte ciò che ci circonda è solo un incubo mascherato da sogno.»