Avere un buon ricordo di qualcosa o di qualcuno è sempre meraviglioso quanto essenziale. I ricordi ci permettono di sapere cosa abbiamo vissuto, in che modo abbiamo impiegato la nostra vita, se siamo stati buoni o cattivi, felici o infelici, appagati o delusi.
In giovinezza, è normale, una persona non può pensare certo ai ricordi, le compie le esperienze, le vive, le respira ma solo dopo, quando il tempo è passato, può assaporarle veramente, può capire che cosa ha fatto e come lo ha fatto, se bene o male ed è capace di saper parlare di sè.
Attorno ad un breve e fugace caffè che offre un maestro ad un suo ammiratore, si scorge l'inesperienza della vita del sostenitore in contrapposizione alla saggezza del maestro che ha vissuto la maggior parte della sua vita e che ormai si alimenta quasi solo di ricordi.