«Mi avete chiesto se ho paura della morte» «Un tempo ne avevo, e anche parecchia. Per convenzione sociale, mi continuavo a ripetere; ma chissà se è mai stato vero» «Mi dicevano che era doloroso quando ti prende. Sentire defluire la vita dal tuo corpo, senza poter fare niente, se non restare solo a guardare, non è la migliore delle sensazioni. Ero spaventata all'idea che potesse accadere anche a me...» «Ma quando sai che la Morte si avvicina, che è ormai prossima ad afferrarti dai capelli, mietendo tutto ciò che ti è attorno... la paura non ha più voce in capitolo nella tua vita. Senti il bisogno di reagire, devi reagire; prima di poterla accogliere tra le braccia come una vecchia amica che stavi aspettando» I crediti della copertina vanno a @Koaluch che ringrazio! È la prima volta che mi cimento in un thriller. Non è nulla di profondo come l'altro libro, o come la sinossi vorrebbe far sembrare. È un racconto in terza persona, che narra le vicende di vittime e indagini. È un crescendo: pian piano i pezzi del puzzle verranno ricomposti e tutto diverrà più chiaro. ATTENZIONE: È sconsigliato a un pubblico di minori. La storia contiene un linguaggio scurrile, scene violente e temi di alcolismo, droga e prostituzione. Nessun fatto riportato nella storia corrisponde alla realtà. Scene o avvenimenti che riscontrano attinenza con altre storie o persone realmente esistenti, sono puramente casuali. Tutti i diritti riservati ad Agata Olivato. Protetto da copyright. La sua emulazione è perseguibile con la legge.