Quelle che scriveva erano lunghissime pagine di pensieri... Tutto il suo mondo era contenuto lì, come se fosse all'interno di uno scrigno magico, nel quale nessuno sarebbe potuto entrare. Scriveva storie, sfoghi e talvolta destinava tutto ciò a qualcuno di cui non conosceva l'esistenza, ma che sperava potesse esserci, un giorno, seppur lontano, nella sua vita. Non aveva mai avuto un diario, però... La sua era pura passione: senza scrivere, per lei, era impossibile vivere. Probabilmente era nata per fare quello. Marta era questa.