«Sotto il letto di Elena», ripeté Zick per la terza volta. Si rimboccò le maniche e si mise a carponi; sollevò la coperta e guardò con attenzione. «Calma piatta, non c'è nulla», disse sicuro. «Davvero?», domandò Charlie deluso. «Sei sicuro? Io l'ho visto, lo vedo sempre!», si lamentò con le lacrime agli occhi. Zick si alzò, si inginocchiò davanti a lui e gli afferrò le manine: «Non c'è nulla qui, devi stare tranquillo, ma se mai dovessi vederlo di nuovo chiamami e sarò subito da te, ok?» Charlie annuì deluso. «E se non arrivi in tempo?», domandò. «Abito a meno di venti metri! Verrò anche in mutande se servirà!»