Prese la sigaretta dalle mani dell'amica, portandosela alle labbra e accendendola subito dopo. Sorrise ad occhi chiusi, sentendo il fumo espandersi nei polmoni, il familiare formicolio alla gola procuratole dal tabacco, godendosi quella specie di veleno che, tanto, la faceva stare bene. «Stai meglio ora?» le chiese, non appena sbuffò fuori il fumo. Rise ironicamente in risposta voltandosi, con gli occhi gonfi e lucidi per il pianto di poco prima, verso la figura dell'altra che, in piedi, l'osservava in attesa dandole il suo tempo. «Sinceramente..» iniziò, ottenendo un cenno del capo dall'altra che la spronava a continuare «Neanche un po'.» Guardò per qualche secondo la sigaretta, che stringeva tra il dito indice e il medio, per poi spegnerla, nonostante fosse quasi del tutto intatta. Estrasse il proprio cellulare dalla tasca dei jeans, lo sbloccò, mise lo sconosciuto e compose il suo numero per poi portarselo accanto all'orecchio. «Che stai facendo?» chiese l'amica confusa, sedendosi poi sulle scale accanto a lei. «Lo chiamo.» rispose. «Sai già che non risponderà, ha detto che non vuole sentirti..» disse mordendosi il labbro inferiore dispiaciuta. «Lo so...per questo lo sto chiamando con lo sconosciuto.» sorrise lievemente. L'altra annuì in risposta restando in silenzio. «Non rispo-» iniziò interrompendosi subito dopo non appena «Pronto?» si sentì dall'altra parte. La sua voce. Le era mancata cosi tanto. Gli occhi le divennero lucidi all'istante e il labbro iniziò a tremare. «Pronto?» ripeté lui sbuffando, non ottenendo risposta nuovamente. Calò il silenzio per pochi secondi quando «Senti, non so chi tu sia, ma non ho tempo da perdere.» disse irritato. Così la ragazza deglutì e rispose in un sussurro con voce rotta «Honey..» Il silenzio iniziò a troneggiare di nuovo e lei stava quasi per gettare la spugna quando una lieve voce le procurò un brivido lungo la colonna vertebrale «Modesty..»