COSA SUCCEDE QUANDO ALL'OSSESSIONE SI ASSOCIA LA SETE DI VENDETTA?
Quando Luana Davies apre gli occhi, si ritrova incatenata a un letto, in una cella sporca, fredda e scarsamente illuminata. Sebbene sia ancora intontita, i ricordi riaffiorano subito nella sua mente: Adrian si è presentato al Coffee Hour mentre era da sola, l'ha drogata e rapita, facendo poi esplodere il locale per convincere tutti della sua morte.
«Da ora in avanti, vivrai soltanto per me. Nessuno verrà a cercarti. Nessuno verrà a salvarti. Nessuno ti porterà via da me. Sei mia, Luana».
Queste sono state le parole di Adrian prima che lei svenisse. Quando lui entra nella cella, bellissimo e perfido come non mai, le rivela che non si trovano più a Londra, ma in Germania, nel suo castello sull'isola berlinese di Pfaueninsel. Luana, dunque, è costretta a vivere come una prigioniera, alla completa mercé di un uomo che disprezza con tutta se stessa e lontana dalla sua casa e dalle persone che più ama. Adrian ha scoperto che la sua famiglia è legata a doppio filo a quella biologica di Luana e ritiene la ragazza responsabile di un tragico evento del passato che ha segnato definitivamente la sua vita. È vendetta ciò che cerca e non troverà pace finché non l'avrà ottenuta. Luana diventa così il nutrimento di un'ossessione malata, che è ancora viva come il primo giorno, e anche l'unico mezzo per chiudere con il passato e sperare in un futuro migliore. Lei è tutto ciò di cui ha bisogno. Luana comprende subito che l'unico modo per salvarsi e tornare alla vita di prima, è trovare dei punti deboli in Adrian e sfruttarli. I due, quindi, ingaggiano una dura lotta, che li costringerà a confrontarsi giorno dopo giorno e a sentirsi sempre più vicini, malgrado tutto. Chi dei due ne uscirà vincitore? Sarà Adrian, lo spietato carnefice, o Luana, la coraggiosa vittima?
Taken è il secondo dei quattro volumi che compongono la 'Dark Love' Series, iniziata con Stalked.
**ATTENZIONE, DARK CONTEMPORA
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."