"Aprii gli occhi lentamente, una lenzuola sopra di me mi avvolgeva ma il freddo lo avvertivo lo stesso. Mi alzai di colpo e subito un mal di testa allucinante mi colpì, chiusi gli occhi per poi riaprirli pochi secondi dopo. Vidi un muro bianco davanti a me è guardandomi intorno, mi accorsi subito che quella... non era casa mia. Sentivo il braccio bruciare... «Non era un sogno allora». Mi avevano davvero portata in pediatria per un ricovero d'urgenza. Ero attaccata ad una sacca di glucosio che entrava nel mio braccio distrutto dai vari aghi. Mia madre era accanto a me, sulla poltrona vicino al balcone, che dormiva. Erano le 6:30, aveva passato la notte con me. Mi salì subito la rabbia. Mi strappai la flebo dal braccio. «NO!» Urlai «Io non ci voglio stare qui! In ospedali ci stanno solo i malati!»"