ONE SHOT| RATING ROSSO
La sfiorava con una delicatezza che non gli apparteneva, le sue dita scorrevano sulla pelle nuda della ragazza lentamente, in un via vai snervante che le provocava forti brividi mentre lui sorrideva sornione tra un bacio e l'altro, osservandola mentre si sgretolava tra le sue mani, così forte eppure così fragile.
Amava l'idea che Sofia riuscisse a lasciarsi andare quando era con lui, sentiva i suoi muscoli contrarsi e poi rilassarsi ogni volta che la toccava con fare esperto; arrivò ad accarezzare le sue cosce esili, fece in modo che le divaricasse abbastanza da permettergli di sistemarsi al meglio su quel corpo minuto che lo mandava fuori di testa, poi risalì la curva del suo fianco, ma inappagato si spinse ancora verso il suo petto piccolo e, stringendolo dolcemente, la ascoltò emettere un gemito che alle orecchie del ragazzo sembrò musica.
[...]
E per quanto entrambi sapessero che tutto quello era sbagliato, non riuscivano a mettere a tacere quel disperato bisogno di assaporarsi che non cessava di tormentarli, rubando loro il sonno e le energie; così semplicemente non smettevano, continuavano ad amarsi di nascosto come solo due anime roventi quanto le loro avrebbero potuto fare.