Jonathan Smith ha uno strano concetto di amore, si è sempre sentito libero di fare o dire qualunque cosa gli fosse capitata per la mente. Questo gli ha causato un bel po' di problemi, non solo a scuola, o in famiglia. Thomas Jefferson invece è un ragazzo insicuro, timido e costantemente triste. Il suo unico sfogo è la letteratura, la lettura e tutto ciò che non implica il guardare in faccia altra gente con cui conversare. Dal I capitolo "Racconta la nostra storia, rendimi immortale" Non so se scherzavi quella sera, quando tra uno sbadiglio e un altro dicesti quella frase. Sappi che io non dimentico nulla, specie se sei stato tu a dirla. Tu che mi hai cambiato per sempre.