"Non ridargli la scatola o te ne farai padrone, non girare la manovella o lo chiamerai e te ne pentirai.
Laughing Jack non scherza mai"
Alexandra, orfana da quando ne ha memoria, si ritrova, nel bel mezzo della notte, a girovagare per l'orfanotrofio ed entrare nella stanza dei ricordi - luogo in cui ci sono oggetti o giocattoli dei bambini- e trova una lettera indirizzata a lei.
Essa è stata scritta, tempo fà, da sua madre che le chiede di non ridare la scatola ad un certo Jack ed di non girare la manovella caccerà nei guai.
Un giorno, non molto lontano, ritrova tutti i bambini e i ragazzi dell'orfanotrofio uccisi brutalmente davanti ai suoi occhi ed allora girerà disperatamente la manovella che era tanto proibita e pericolosa...
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Tratto dal capitolo:
"Cosa fai?"
"Non si vede? Ti prendo in braccio."
"Si, ma non sono una cazzo di bambina da ormai tanti anni."
"E chi lo ha detto che lo sei?"
"Il tuo sguardo lo dice chiaro e tondo, ti diverte tanto per caso?"
"Molto, e cosa altro dice il mio sguardo?"
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"Fallo Jack."
"Agli ordini!"
Le voci spaventate degli altri arrivavano ovattate alle sue orecchie, come se al momento lei stessa si trovasse in un'altra dimensione. Il fatto era che, presa com'era dal reprimere le proprie emozioni, Marinette non si era resa conto di essere sull'orlo di esplodere. Cosa che era effettivamente avvenuta quando Adrien aveva ammesso di essere innamorato di qualcuno. Di Ladybug. Di lei, quindi. Ma Adrien non lo sapeva. Né sapeva che lei sapeva. Che gran casino.