È piena estate, il sole di luglio illumina la capitale spagnola e penetra dalle tende della stanza di Manuel, situata nel reparto di riabilitazione dell'ospedale di Madrid.
Il ragazzo è seduto sul letto, alcuni bigliettini sparsi in grembo, scritti da nomi senza volto: Rosa, Carmen, Javier, Fran, tutti estranei, almeno ora.
Manuel ha perso la memoria in seguito ad un incidente che lo ha lasciato in coma due mesi, ha dimenticato gli ultimi 10 anni della sua vita, che sono troppi considerando che ne ha diciotto.
Tra tutti c'è un biglietto che lo tormenta, riporta una citazione in francese e una lettera scritta con parole di miele ma anche di scuse, il cui significato gli è incomprensibile.
La firma è di una ragazza, che Manuel non ricorda ma vuole trovare, sente di doverlo fare per comprendere quella lettera e perché probabilmente era un legame importante, che sente di dover ricordare.