Questa storia non è di dominio pubblico
Louis sospirò, tolse dalla tasca dei pantaloni il blocchetto che aveva sempre con sè e lo aprì per controllare la sua lista giornaliera e verificare se tutto ciò che era segnato fosse stato fatto.
Aveva spolverato, lavato e stirato.
Aveva pulito il bagno, lucidato la scrivania dello studio di Harry e ritirato in lavanderia il suo completo di Armani.
Aveva preparato una teglia di lasagne e le aveva messe in forno.
Aveva lavato e tagliato le carote che suo marito amava tanto.
Sì, aveva fatto tutto...
Ora poteva tornare alle sue amate parole incrociate.
Louis non era matto o strano, ma, fin da piccolo, soffriva di quella che gli psicologi che lo avevano curato chiamavano " dipendenza affettiva totale ".
Era intelligente, colto, era perfino laureato in biologia, ma, in poche parole, non era in grado di vivere autonomamente.
Fin da bambino e fino alla loro morte avvenuta in un incidente stradale, era stato morbosamente attaccato ai suoi genitori, li amava totalmente e incondizionatamente e viveva unicamente per renderli felici e, per ottenere ciò, studiava tantissimo a scuola, faceva tutti i lavori in casa e risparmiava loro qualsiasi problema.
Poi era arrivato Harry, conosciuto in un bar e Louis aveva spostato il suo amore su di lui, comportandosi con quello che sarebbe poi diventato suo marito, nello stesso modo in cui si comportava con i suoi genitori.
Cover di tomlinsay
Dove un ragazzo elenca tutti i motivi per cui odia se stesso finché non incontra l'amore della sua vita.
Louis!23 Harry!25
author's note:
ho scritto questo libro quando avevo 13 anni
[storia breve]