"L'uomo dalla chioma corvina si strofinò l'indice della mano libera sul petto, raccogliendo qualche goccia di sangue, poi tracciò tre segni verticali sul viso della neonata, uno sulla tempia e due sotto gli occhi. Era un rituale di battesimo al quale aveva assistito più volte: uno dei genitori doveva spalmare un unguento sacro sul capo dell'infante dopo aver pronunciato il suo futuro nome. Non disponeva di quell'olio, ma era esclusivamente la funzione simbolica a interessargli. -Ayida...-, mormorò Kars, a opera conclusa, -Da questo momento in poi, sarò tuo tutore, maestro e padrone.-" Diverse migliaia di anni fa, esisteva sulla terra una stirpe di creature sovraumane, che si identificava sotto il nome di "popolo della notte": una comunità pacifica, costituita da pochi individui di estrema longevità e intelligenza, che vivevano in simbiosi con la natura. Non dovevano temere nulla, fuorché i raggi del sole, per loro fatali, che li costringevano a condurre una vita esclusivamente notturna. Tuttavia, un giorno, quella civiltà di esseri quasi divini scomparve nell'oblio; sopravvisse solo un piccolo gruppo di viaggiatori, due uomini e tre bambini, determinati ad avere la meglio sul sole, qualsiasi sacrificio questo scopo comporti... •Una storia sul passato degli Uomini del Pilastro, i temibili antagonisti del secondo capitolo de "Le Bizzarre Avventure di Jojo", in un nuovo scenario "What if" analizzato sotto lo sguardo di Ayida, unica donna del gruppo. Un complesso gioco di rapporti che la aiuteranno a comprendere meglio se stessa e la causa della scomparsa del proprio popolo, sullo sfondo di una ricerca sfrenata volta alla conquista della vita diurna.• [Nota dell'autrice: questo racconto può contenere spoiler sulla seconda parte della serie. Se siete appassionati e non l'avete ancora letta/vista, vi consiglio di farlo. Nel caso non lo siate, questa è una storia a sé stante, che contiene riferimenti alla serie, ma comunque apprezzabile!]
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